ASCOLI - Volge alle battute finali il processo per lo schianto in volo dei due Tornado avvenuto ad agosto del 2014 e costato la vita ai quattro ufficiali dell’Aeronautica che costituivano gli equipaggi dei due velivoli. Per quei fatti, la Procura di Ascoli ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di due persone ipotizzando nei loro confronti i reati di omicidio colposo e di disastro aviatorio colposo: si tratta di Fabio Saccottelli, 47 anni, di Verbania, all’epoca dei fatti capo cellula della pianificazione area target dell’esercitazione e quello che era il comandante del 154° gruppo al cui era affidata la responsabilità della pianificazione dell’esercitazione, Bruno Di Tora, 51 anni di origine campana.
La requisitoria
A ottobre dello scorso anno, al termine della sua requisitoria, il pm Umberto Monti aveva chiesto la condanna a un anno (pena sospesa) per Saccotelli mentre aveva chiesto l’assoluzione per Di Tora. Ieri mattina, nell’aula del tribunale di Ascoli, davanti al giudice Matteo Di Battista ci sono state le arringhe difensive degli avvocati dei due imputati che hanno sostenuto l’innocenza dei lori assistiti.
L’inchiesta
In un primo momento, l’allora procuratore capo di Ascoli, Michele Renzo, chiese l’archiviazione dell’inchiesta. Dopo l’opposizione dei familiari dei quattro piloti che ora si sono costituiti in giudizio come parti civili, ci fu un supplemento d’inchiesta. Al termine delle indagini, il procuratore Umberto Monti chiese e ottenne il processo per Fabio Saccotelli e Bruno Di Tora.
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