ASCOLI - Terremoto alla Fondazione Carisap. La maggioranza assoluta dell’Organo di indirizzo ha chiesto la convocazione della riunione entro il 12 ottobre con all’ordine del giorno la «revoca per giusta causa del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione». Dodici componenti su diciotto hanno firmato il documento indirizzato al presidente Mario Tassi motivando la loro richiesta ritenendo che siano state compiute delle gravi violazioni allo statuto; per aver adottato «deliberazioni aventi ad oggetto un assetto organizzativo inidoneo a consentire il corretto perseguimento degli scopi della Fondazione» e, inoltre, «aver avviato un’immotivata azione sanzionatoria nei confronti del Segretario generale».
I firmatari
Hanno sottoscritto la richiesta: Domenico Malavolta, Maurizio Frascarelli, Nicola Capriotti, Paolo Nigrotti, Giuseppe Olivieri, Marco Arturo Costantini, Giuseppe Felicetti, Marco Sorrentino, Andrea Tanchi, Elisabetta Carassanesi, Maria Antonietta Lupi ed Elisabetta Agostini.
Fu proprio Galeati, infatti, che sotto il suo mandato a stabilire una modifica dell’assetto organizzativo introducendo un modello duale dell’area organizzativa che di fatto lasciava al segretario generale il compito di occuparsi degli ambiti istituzionali per quanto riguarda la generazione del reddito ed istituendo l’Area organizzativa con compiti di interessarsi a tutti gli aspetti erogativi e progettuali della Fondazione.
Una situazione di tensione che aveva indotto il presidente Tassi, il consiglio di amministrazione e l’organo di indirizzo dei pareri legali. Da indiscrezioni in nessuna delle tre relazioni redatti da illustri giuristi si evidenzierebbero delle illegittimità e solo in una verrebbe consigliato l’adeguamento dello statuto e del regolamento. Con il passare dei mesi si pensava che la frattura fosse stata ricomposta ma così non è stato con l’Organo di indirizzo che ha rinfoderato il fioretto per sguainare la spada
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