CAMERINO - Il terremoto l’ha reso inagibile e svuotato, l’amministrazione della giustizia ora vuole cancellarlo. Una lettera giunta al sindaco, al procuratore della Repubblica e al presidente degli avvocati rischia di mettere una pietra tombale sulle speranze di Camerino di riavere il carcere.
Nella lettera si comunica l’intenzione di dismettere la struttura chiusa dal 2016, cancellando con un colpo di spugna tutte le dichiarazioni di intenti e gli atti sottoscritti negli anni passati non solo per riaprire, ma addirittura per avere una struttura nuova. Il carcere era ospitato in un convento del ‘400 in centro storico, ospitava una quarantina di detenuti ed è stato giudicato inidoneo.
Il sindaco Sborgia ha promesso battaglia: «Inaccettabile», ha definito la decisione, annunciando incontri con la procura e contatti con le istituzioni; «dobbiamo scongiurare in tutti i modi la chiusura».