ASCOLI - Ubriaco alla guida del suo suv, provocò la morte di due amiche che erano appena uscite dal cinema. A distanza di quasi sei anni da quella tragedia, la corte d’appello di Ancona ha confermato la condanna per omicidio stradale di Andrea Capponi ma ha rimodulato la pena a 6 anni e 8 mesi di carcere. Il 52enne è ritenuto responsabile di aver ucciso, il 30 settembre del 2017, Anna Benedetti e Giovanna Angelini. Quella sera, l’imprenditore ascolano alla guida della sua Mercedes Glc 250, poco dopo aver oltrepassato il ponte sul Tronto, mentre percorreva l’asse attrezzato in direzione di Castel di Lama, andò a sbattere contro la Mercedes Classe A con a bordo le due amiche che erano appena uscite dal Multiplex delle Stelle e stavano tornando a casa.
La morte sul colpo
Anna Benedetti e Giovanna Angelini morirono sul colpo.
Le contestazioni
L’avvocato Occhiochiuso ha contestato le perizia del consulente tecnico d’ufficio che, in fase di indagine, aveva ricostruito la dinamica dell’incidente e determinato la velocità a cui viaggiavano i due veicoli, almeno 124 km/h quella di Capponi e 20 km/h quella del veicolo in cui viaggiavano le vittime. Il difensore aveva contestato la determinazione del punto d’urto sostenendo la difficoltà a individuarlo con certezza. Inoltre da una valutazione degli atti processuali sarebbe emerso il concorso di colpa poichè l’incidente sarebbe stato causato dal deterioramento dell’asfalto, dalla scarsa visibilità della segnaletica orizzontale e dalla scarsa illuminazione.
Per questo, l’avvocato Occhiochiuso ha sostenuto che al suo assistito dovesse essere applicata una riduzione della pena. Nel ricorso della difesa si lamentava inoltre il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e l’applicazione corretta della riduzione di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato. Alla fine, i giudici della corte d’appello hanno accolto il ricorso della Procura riconoscendo l’aggravante della guida in stato di ebbrezza.
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