MACERATA - La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse per l’area euro, allarme tra gli artigiani. «Una scelta che conferma così per la quinta volta consecutiva una pausa nella crescita - dice il presidente territoriale di Confartigianato, Enzo Mengoni -, voluta a partire dal luglio 2022 per tentare di mantenere sotto controllo quell’inflazione che era schizzata dopo il Covid».
Questa decisione, anche se nell’aria, lascia il mondo dell’imprenditoria con un grande amaro in bocca: «Speravamo infatti che il Consiglio agisse in modo più audace - rimarca -, puntando così al tanto atteso allentamento del freno monetario.
Nel periodo in esame l’aumento è stato di 329 punti base in Francia, di 333 punti base in Spagna e di 297 punti base in Germania». Tale giro, come ha più volte denunciato l’associazione di categoria, «spinge in basso gli investimenti, conseguenza del calo della domanda di credito alle imprese (-4,1% a febbraio 2024 su base annua). Se le imprese non sono capaci di contrarre mutui non possono sicuramente avviare quelle indispensabili azioni di ammodernamento dei processi e di crescita. Ci auguriamo quindi che giugno porti finalmente alla nostra desiderata decrescita dei tassi d’interesse, quindi del costo del credito, in modo che gli imprenditori possano tornare a lavorare con serenità».