Ascoli, con lo stop al Superbonus la ricostruzione accelera: mille cantieri in tutta la città, si studiano le contromosse

VIA SAN GIULIANO LAVORI
VIA SAN GIULIANO LAVORI
di Luca Marcolini
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 12:09

ASCOLI - Adesso si attende che arrivi l’ondata dei cantieri post sisma. Palazzo Arengo si prepara ad affrontare, infatti, un consistente impatto per lo sblocco di molti interventi per la ricostruzione in città. Dopo una frenata del superbonus 110%, per le sopravvenute modifiche, proprio ieri, in linea con l'indirizzo del sindaco Marco Fioravanti, si è tenuto un confronto a Palazzo Arengo con tutti i tecnici che sono in forza allo Sportello unico per l’edilizia convocato dal dirigente Ugo Galanti su input del vice sindaco Giovanni Silvestri con delega specifica proprio per tirare le somme di tutte le pratiche autorizzate finora e che ora potrebbero trasformarsi in altrettanti cantieri.

E, in tal senso, un ulteriore incontro è previsto nel mese di febbraio, coinvolgendo anche le imprese e il Sistema informatico territoriale, con il dirigente Maurizio Piccioni, al fine di definire una mappa aggiornata dei cantieri in città.

Ma l’obiettivo è prepararsi, anche con l’attivazione di eventuali ordinanze per rimodulare viabilità e sosta, a questa ondata di lavori di ricostruzione ancora non partiti. Un aspetto che, comunque, va gestito nel migliore dei modi se si considera che anche nel 2023 sono state autorizzate altre 110 nuove pratiche per interventi post sisma, su un totale, dal 2019 a fine 2023, di ben 1.033 autorizzazioni concesse. Di certo, si è anche valutato che inciderà in maniera importante, per la vivibilità dei residenti, l’ormai vicina conclusione dei lavori su corso Trieste, parallelamente magari alla conclusione di interventi in zone nevralgiche come piazza della Viola e altre ancora.

L’impatto post sisma

Il summit tecnico di ieri, è servito per avere un quadro preciso sul complesso di pratiche istruite, su più fronti, per quel che riguarda lavori in corso e cantieri in arrivo. Quello che preoccupa di più è lo sblocco di centinaia di interventi per la ricostruzione. «Abbiamo esaminato lo scenario attuale – spiega Silvestri – per capire anche quale potrebbe essere l’impatto dei cantieri in città e, in particolare, nel centro storico, anche sulla vivibilità dei residenti, la viabilità e la sosta. Il nostro Sportello unico per l’edilizia, sotto il coordinamento del dirigente Galanti e con l’integrazione anche di nuovi tecnici, ha svolto un grandissimo lavoro. Quello che ora ci prepariamo ad affrontare sarà un consistente numero di cantieri per la ricostruzione post sisma. Con ulteriori 110 pratiche sbloccate anche nel 2023. A febbraio fisseremo una nuova riunione coinvolgendo anche il Sit e le imprese per ragionare su una mappatura dettagliata in base alla quale, poi, poter capire dove intervenire».

I potenziali cantieri

I dati dello Sportello unico per l’edilizia dell’Arengo parlano chiaro. A fronte di un calo di richieste per il Superbonus, il numero di potenziali cantieri per la ricostruzione, tra quelli avviati (escludendo i conclusi) e quelli autorizzati che potrebbero partire, sono 1.033. Di queste, 110 richieste sono pervenute nel 2023, nel 2022 erano state 222, 172 nel 2021, 336 nel 2020 e 193 nel 2019. E su questo aspetto è previsto un confronto con le imprese, con mappatura aggiornata, per capire come si dovrà intervenire, nelle varie zone, per garantire vivibilità dei cittadini, cercando soluzioni anche per le criticità legate alla viabilità. L’Arengo conta di fornire una prima risposta con la riapertura quanto prima di corso Trieste – che il sindaco e l’assessore Marco Cardinelli stanno monitorando quotidianamente, in raccordo con Silvestri in quanto delegato al traffico – con relativa Ztl serale. In ogni caso, la situazione da tenere sotto controllo riguarderà anche altri potenziali cantieri per il superbonus, con 128 pratiche avviate nel 2021, 729 nel 2022 e 63 nel 2023.

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