Ascoli, il bilancio 2012 nel mirino
dei giudici della Corte dei Conti

Ascoli, il bilancio 2012 nel mirino dei giudici della Corte dei Conti
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Mercoledì 22 Luglio 2015, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 05:58
ASCOLI - ​Nel caldo afoso di luglio arriva all'Arengo una "bacchettata" della Corte dei conti per quel che riguarda alcuni aspetti contabili rilevati nei bilanci comunali.



Con raccomandazioni, accertamenti e prescrizioni quale la necessità di recuperare i crediti anziché utilizzare le anticipazioni di cassa, di mettere a posto il patto di stabilità 2012 senza irregolarità, di non coprire le spese correnti con entrate a destinazione vincolata, di monitorare con attenzione le perdite delle società compartecipate. Insomma, un'analisi a tappeto dei bilanci consuntivi 2011 e 2012, con alcuni solleciti e consigli tecnico-contabili.



Una comunicazione che arriva dalla sezione di controllo della magistratura contabile marchigiana e che, come detto, entra nel dettaglio dei bilanci per rilevare alcuni aspetti considerati critici o comunque meritevoli di attenzione.





Uno dei passaggi individuati è quello di una contabilizzazione che secondo i giudici non sarebbe stata corretta, per far quadrare i conti del patto stabilità 2012, per la quale la Corte assegna all'ente sessanta giorni per mettere le cose a posto. Ci sono poi, sempre nella comunicazione della magistratura contabile, delle specifiche raccomandazioni che riguardano diversi aspetti dei bilanci dell'Arengo. Ad esempio, una tirata d'orecchie arriva (ma in questo caso si tratta ormai di situazione praticamente estesa a tutti gli enti locali) per quel che riguarda il rispetto dei termini di legge per l'approvazione di rendiconti. Aspetto più delicato ed importante è quello che riguarda il sollecito ad "adottare, nell'ambito di una attenta riflessione sulle fasi delle procedure di spesa, opportuni interventi organizzativi al fine di migliorare le procedure di riscossione anche in vista di un minore ricorso all'anticipazione di tesoreria e di una maggiore realizzazione dei residui attivi". Il che, tradotto, significa che si dovrebbe riuscire a migliorare la riscossione dei crediti anziché chiedere alla tesoreria di anticiparli per consentire alla macchina comunale di andare avanti. Così come all'ente viene raccomandato "di contenere il ricorso all'utilizzo di entrate a destinazione vincolata per il finanziamento di spesa corrente e, comunque, di assicurare il tempestivo reintegro delle stesse".



L'ulteriore aspetto evidenziato dalla Corte dei conti riguarda l'invito "ad un attento monitoraggio degli organismi partecipati in perdita", così come ad "adottare ogni iniziativa per il conseguimento dei crediti vantati nei confronti della Ascoli Servizi Comunali". Infine, si sollecita l'Arengo a "proseguire nell'aggiornamento dell'inventario dei beni mobili ed immobili quale attività doverosa anche in relazione agli adempimenti cui, a partire dall'esercizio 2015 - ovvero da quello 2016 laddove ci si avvalga del previsto differimento - gli enti locali sono tenuti per una corretta apertura dei saldi contabili". A conti fatti, ora il Comune dovrebbe provare a correggere il tiro.
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