Ascoli, corsa contro il tempo per il maxi finanziamento da 60 milioni di euro. Alloggi calmierati in 4 palazzi comunali

Ascoli, corsa contro il tempo per il maxi finanziamento da 60 milioni. Alloggi calmierati in 4 palazzi comunali
Ascoli, corsa contro il tempo per il maxi finanziamento da 60 milioni. Alloggi calmierati in 4 palazzi comunali
di Luca Marcolini
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Martedì 27 Dicembre 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 16:18

ASCOLI - È una vera e propria corsa contro il tempo quella per andare a inserire quattro tasselli molto importanti nel puzzle del centro storico ascolano da rivitalizzare. L’Arengo, infatti, lavora a testa bassa per rispettare un cronoprogramma molto stringente che prevede, per non perdere i sostanziosi finanziamenti del Pinqua, entro il prossimo 30 giugno l’appalto dei lavori per riqualificare e rifunzionalizzare quattro importanti immobili nel cuore della città: Palazzo Saladini, l’ex caserma Vecchi in corso Vittorio Emanuele, l’ex convento di San Domenico e l’edificio comunale di via Giusti. 


Quattro interventi che porteranno in centro, oltre ad altre funzioni e servizi, housing sociale, ovvero alloggi a canoni d’affitto calmierati, per rivitalizzare e ripopolare la parte nevralgica della città. Ma proprio per l’estrema ristrettezza dei tempi, il sindaco Fioravanti – come annunciato anche in consiglio comunale – ha individuato insieme agli uffici tecnici comunali, coordinati dal dirigente Galanti, una procedura unica per andare ad affidare, per l’appunto entro il prossimo mese di giugno, in maniera congiunta sia il progetto esecutivo che l’appalto dei lavori di ciascun intervento. Una vera e propria sfida che arriva in una fase in cui si sta già correndo anche per tutte le procedure legate alla messa in sicurezza delle scuole. 

«Sul Pinqua – aveva sottolineato il sindaco nell’ultimo consiglio comunale - siamo nei cronoprogrammi e già stiamo validando tutti i progetti definitivi in modo molto rapido. Ed è doveroso ringraziare gli uffici tecnici per il grande lavoro che stanno svolgendo. Stiamo velocizzando il tutto perché, per utilizzare le importanti risorse ottenute e non rischiare di perderle, entro giugno dobbiamo procedere con le gare di appalto dei quattro lotti che riguardano Palazzo Saladini, di cui abbiamo già perfezionato l’acquisto, l’edificio di via Giusti, l’ex caserma Vecchi e l’ex convento di San Domenico. Per questo abbiamo deciso di optare per un appalto integrato che comprenderà sia l’affidamento del progetto esecutivo che l’appalto dei lavori di ognuna delle quattro opere da realizzare. Lavori che, complessivamente, riguarderanno investimenti per 60,3 milioni di euro (di cui 28 milioni solo per Palazzo Saladini Pilastri, ma incluso il costo di acquisto) e che, sulla base del cronoprogramma ministeriale legato ai finanziamenti, dovranno essere poi conclusi con collaudo entro marzo 2026, quindi, entro poco più di 3 anni dall’apertura dei cantieri. Considerando i tempi necessari per andare a concludere le verifiche di tutti e quattro i progetti definitivi, l’Arengo dovrebbe riuscire già da febbraio ad avviare le procedure per la progettazione esecutiva e contestualmente anche per la gara di appalto dei lavori. Prenderanno, 

Poi, il via i cantieri che serviranno a realizzare housing sociale intergenerazionale all’ex convento di San Domenico (14,5 milioni di euro), alloggi a canoni agevolati e un polo educativo di eccellenza (per la formazione rivolta a genitori e giovani) all’ex caserma Vecchi (9,4 milioni di euro), ulteriore housing sociale nell’edificio di via Giusti (8,4 milioni di euro) e, - intervento più consistente - il quartier generale con housing sociale, albergo etico, polo sanitario solidale e altre funzionalità a Palazzo Saladini Pilastri (28 milioni di euro includendo anche l’avvenuto acquisto dell’edificio da parte del Comune per circa 6 milioni).

Investimenti prioritari, secondo gli indirizzi dell’Arengo, per andare a ripopolare e rivitalizzare il centro storico ascolano. Quello di Palazzo Saladini potrebbe essere, come consistenza, il più importante appalto comunale nella storia della città. 

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