Grottammare, cresce la richiesta di case popolari e anche gli affitti diventano più cari

L’assessora Pomili: «Assegniamo 6 alloggi ma non si investe sugli immobili da ristrutturare»

Cresce la richiesta di case popolari e anche gli affitti diventano più cari
Cresce la richiesta di case popolari e anche gli affitti diventano più cari
di Luigina Pezzoli
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Aprile 2024, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 07:21

GROTTAMMARE - Emergenza abitativa a Grottammare. «Aumenta la richiesta di alloggi da parte delle famiglie così come il contributo per l’affitto. Il problema è che non si investe abbastanza sugli immobili da recuperare o ristrutturare che invece incrementerebbe in modo significativo il numero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica disponibili» afferma Monica Pomili, assessore all’Inclusione sociale.

I numeri

Sono 86 le abitazioni di edilizia residenziale sovvenzionata, le cosiddette case popolari il cui pagamento del canone si basa sull’Isee, e 12 quelle di edilizia agevolata. «Per l’edilizia sovvenzionata abbiamo 80 utenti in graduatoria e presto riusciremo a dare una risposta a circa 6 famiglie.

Siamo in attesa da parte dell’Erap di poter consegnare 6 appartamenti, mancano giusto alcuni lavori di rifinitura, che si trovano in via della Rinascita, piazza Peretti e via San Carlo - prosegue -. Inoltre, sempre da parte dell’Erap, siamo in attesa di completamento di ulteriori appartamenti in via Licini». In merito a questo immobile il sindaco Alessandro Rocchi precisa: «Il progetto prevede la realizzazione di due palazzine da 6 appartamenti ognuna. Una palazzina è già stata completata e gli alloggi sono stati assegnati ormai da anni, mentre l’altra è stata rifinita solo esternamente in quanto gli appartamenti sono allo stato grezzo, l'Erap è in attesa di intercettare ulteriori risorse per poter proseguire con i lavori. Nell'ultimo incontro che ho avuto con loro mi hanno assicurato che si sarebbero impegnati per completarli un po' alla volta, in base alle risorse a disposizione, probabilmente entro quest'anno riescono ad iniziare i lavori per un appartamento».

l’iter

Intanto procede l’iter burocratico per far partire i lavori a Palazzo Ottaviani, al Paese alto, il cui progetto è già stato approvato. «Sono previsti 7 appartamenti Erap tramite il Contratto quartiere II e tre monolocali destinati alla prima accoglienza, con risorse Pnrr - conclude l’assessore -. Nel 2020 abbiamo donato all’Erap l’immobile sequestrato alla mafia in zona San Francesco, la struttura richiede un investimento molto importante: su carte, a lavori terminati, sono previsti 4 appartamenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA