Nuove case popolari a Macerata: in arrivo 62 alloggi, l’appalto entro l’anno

Nuove case popolari a Macerata: in arrivo 62 alloggi, l’appalto entro l’anno
Nuove case popolari a Macerata: in arrivo 62 alloggi, l’appalto entro l’anno
di Luca Patrassi
4 Minuti di Lettura
Domenica 28 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:15

MACERATA In arrivo 62 nuovi alloggi di edilizia popolare nel Comune di Macerata. Il tema è stato al centro di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi in Comune. Occasione anche per fare il punto sull’edilizia popolare. Mille abitazioni sfitte nel territorio regionale, duecento persone nella graduatoria per l’assegnazione di alloggi popolari a Macerata, soltanto 22 quelle assegnate peraltro di recente nonostante l’atto sia di un anno fa. Il quadro è desolante per l’edilizia popolare, in particolare a Macerata. A dare una risposta oggi è il presidente regionale dell’Erap Saturnino Di Ruscio che puntualizza alcune situazioni e spiega come, in fondo, i referenti siano gli Enti locali, i municipi sui quali gravano le incombenze, dall'indicazione delle aree edificabili alla formulazione delle graduatorie degli idonei.

Le indicazioni

Si parte con le indicazioni di principio, di buona volontà: «Il Presidio di Macerata ha sempre dedicato la massima attenzione alla situazione abitativa del Comune e con il capoluogo di Provincia ad alta tensione abitativa, con cui sono in atto da molto tempo proficui rapporti di collaborazione».

La situazione maceratese relativa allo scorso anno, sempre nelle indicazioni dell’Erap Marche: «Si evidenzia, a tale riguardo che, il Presidio di Macerata, nell’anno 2023, ha provveduto al ripristino di complessivi 97 alloggi sfitti in ambito provinciale, di cui 22 nel solo Comune di Macerata, cui ne è stata comunicata la disponibilità ai fini dell’assegnazione nello scorso mese di ottobre. A seguito di tale comunicazione il Comune di Macerata ha avviato le relative procedure di assegnazione, sulla base della graduatoria definitiva approvata in data 16 maggio 2023, che, avendo per legge validità biennale, andrà a scadere in data 16 maggio 2025».

Le operazioni

Passano i mesi, anche gli anni: secondo Erap c’è un motivo preciso: «Le operazioni di assegnazione sono tuttora in corso anche a seguito di numerose rinunce pervenute al Comune da parte di soggetti inseriti in graduatoria. Per il corrente anno, inoltre, è stato programmato dal Presidio di Macerata il ripristino di ulteriori 18 alloggi sfitti da assegnare anch’essi sulla base della graduatoria di cui sopra. Sono anche in corso di ripristino 8 alloggi parcheggio di proprietà comunale in gestione all’Erap nel fabbricato di via Roma, di cui 4 a cura del Comune e 4 a cura del Presidio di Macerata». Alloggi sfitti, ma anche nessun nuovo intervento di edilizia popolare in centro storico a Macerata dove l’ultimo insediamento realizzato risale a venti anni fa, il penultimo a trenta. Sul fronte dei nuovi investimenti il presidente osserva: «Relativamente poi alle nuove costruzioni, si rammenta l’inaugurazione, avvenuta nel corso del 2022, di un fabbricato di edilizia agevolata per anziani e disabili nel quartiere Collevario, comprendente 18 alloggi».

Il vertice

L’altro ieri, casualmente all’indomani dell’articolo che evidenziava la situazione critica degli alloggi popolari, si è svolto un incontro («programmato da tempo» assicurano i vertici Erap) nel palazzo comunale alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi, del dirigente dei Servizi Tecnici Tristano Lucchetti, di Sabina Pagnanelli funzionaria dell’ufficio contratti e dell’ingegnere Cittadini sempre dell’Ufficio tecnico comunale, per l’Erap Marche c’erano il presidente Saturnino Di Ruscio, il responsabile del Presidio di Macerata Daniele Staffolani, gli ingegneri Sabbatini Grandi. In discussione la realizzazione, nel breve periodo, nel Comune di Macerata di 62 alloggi. «Per tre interventi - due a Collevario e uno alla Pace - si procederà all’appalto dei lavori - dice l’Erap - entro il corrente anno. Relativamente agli altri due interventi di via Ghino Valenti e Villa Potenza, si tratta di progetti molto risalenti nel tempo, sospesi a seguito dei noti eventi sismici che hanno visto il Presidio di Macerata impegnato in prima linea per diversi anni nelle attività di ricostruzione post-sisma, progetti che richiedono una completa revisione a livello amministrativo e tecnico nonché un’integrazione delle risorse necessarie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA