Il sindaco revoca i Cas per scadenza dei termini. Insorge la minoranza che chiede il dietrofront

I lavori di ricostruzione di un palazzo lesionato dal sisma
I lavori di ricostruzione di un palazzo lesionato dal sisma
di Marco Vannozzi
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Venerdì 29 Luglio 2022, 06:25

APPIGNANO DEL TRONTO - Via il Cas dopo la scadenza dei canonici 20 mesi per eseguire i lavori sugli immobili e le abitazioni colpiti dal terremoto: ad Appignano si alzano le polemiche. I consiglieri della lista civica La Lanterna si fanno da portavoce. 

 

«Raccogliamo le segnalazioni di alcuni concittadini ai quali il sindaco del Comune di Appignano del Tronto ha recapitato comunicazioni relative alla sospensione del Contributo di autonoma sistemazione essendo, a suo parere «spirati i termini di cui all’ordinanza n. 614 del 12 novembre 2019, art. 1. Comma 3» fanno sapere i consiglieri Giuseppe Falciani, Vinicio Alessi e Galdino Carpani che aggiungono «La decisione di sospendere il contributo ci sembra viziata per eccesso di potere ed evidenzia la mancanza di una approfondita istruttoria che si limita alla sola applicazione dell’ordinanza n. 614 senza tuttavia tener conto delle successive modifiche e chiarimenti a riguardo. Tale ordinanza, già dalla sua pubblicazione, mostrava alcune contraddizioni con i contenuti della precedente ordinanza del 3 giugno 2016 e non in linea con i principi generali con i quali inizialmente veniva istituito il contributo di autonoma sistemazione.

Al riguardo alcuni Comuni del cratere, riscontrando tali discordanze, soprattutto nei termini di concessione, hanno provveduto ad inviare richieste di chiarimenti al Dipartimento nazionale di Protezione civile per cercare di mantenere l’erogazione del contributo a tutti quei cittadini che, senza propria responsabilità, non possono far rientro nella propria abitazione poiché ancora interessata dai lavori di ripristino. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile al riguardo ha pubblicato un avviso su Cohesion Work della Regione Marche». 

Esiste una risposta da parte del capo dipartimento, Fabrizio Curcio, diretta proprio ad una richiesta di parere del Comune di Roccafluvione del 2 novembre scorso. «La norma è applicabile a tutti i Comuni», affermano i tre consiglieri. «Qualora l’ordinanza del Commissario straordinario preveda un differente termine per la conclusione dei lavori di ripristino, tale termine deve applicarsi ai fini del riconoscimento del Cas, in ragione della necessità di consentire l’erogazione del contributo per il tempo necessario all’esecuzione dei lavori e scongiurare il rischio che il nucleo familiare perda la misura di assistenza abitativa pur trovandosi nell’impossibilità di far rientro nella propria abitazione» si legge nella comunicazione. «Sembra inequivocabilmente chiarito che il contributo deve essere concesso fino al termine dei lavori, ossia fino a quando sia possibile far rientro nella propria abitazione» proseguono i consiglieri.

L’Arengo non stopperà l’erogazione del Cas. «Altri Comuni, nella stessa situazione, hanno recepito queste disposizioni e continuano ad erogare il contributo di autonoma sistemazione. Non si comprende, il motivo per cui questa amministrazione, al contrario, scelga di non tutelare alcuni sui cittadini che, oltre al disagio di non poter rientrare nella propria abitazione, si vedono ora penalizzati anche economicamente. Si invita il sindaco a provvedere alla revoca della sospensione dei contributi nel più breve tempo possibile».

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