TRECASTELLI - Bloccate le adozioni per i cani dell’allevamento di Trecastelli dove è scoppiata un’epidemia di parvovirosi. Sarebbero già trenta i cani deceduti, stando ai dati in possesso delle volontarie che seguono da mesi la vicenda, mentre altri sono malati e in condizioni gravi. Il tutto reso ancora più difficile dalla carenza di spazio dove molte delle bestioline sono costrette a vivere dallo scorso gennaio, quando la struttura è stata sequestrata. Solo pochi e insufficienti container sono arrivati nelle ultime settimane.
Epidemia nell'allevamento, strage di cani: «È un'emergenza, intervenga il Ministero»
L’allarme
«Siamo venuti a conoscenza purtroppo che all’allevamento di Trecastelli e, in misura minore, anche al canile Federico I di Ostra Vetere, è scoppiata una epidemia di parvovirosi tra i cani sequestrati nel gennaio scorso – riporta una nota diramata ieri dall’Associazione Amici Animali Odv di Osimo, in prima linea nel contrastare l’emergenza -. Sembra non ci sia pace per questi poveri animali, oltre la brucella canis ora anche questa grave malattia infettiva non ci voleva proprio». La parvovirosi è virale, si trasmette facilmente, e risulta molto grave per i cuccioli. Chi ha un animale da compagnia lo vaccina. E’ la prassi. Non tutti sono stati vaccinati nelle due strutture. «Solo una parte dei cani sembra sia stata regolarmente vaccinata – prosegue l’associazione -, la situazione è seria. Nel giro di un paio di giorni sono già morti 30 cani e altri stanno molto male. I veterinari della Asur e anche veterinari privati stanno facendo il possibile per somministrare terapie e tutto quello che serve, per limitare il più possibile il contagio, ma la mancanza di spazi adeguati, dove isolare i cani sintomatici dai sani, non aiuta».
Proprio l’impossibilità di separare adeguatamente i cani ha determinato dallo scorso gennaio diverse cucciolate.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout