SENIGALLIA - Ben 1.203 multe con i T-red in due mesi per un importo dovuto al Comune di circa 200mila euro. Sono i dati ottenuti ieri dal capogruppo del Pd Dario Romano dopo aver fatto gli accessi agli atti. Meno della metà delle multe sono state prese dai residenti. «Il Comune fa cassa sulla pelle dei senigalliesi e dei turisti – lamenta Romano - Lo avevamo denunciato politicamente in ogni modo, avevamo presentato emendamenti, interrogazioni, ma niente».
Le cifre
«Il Comune è andato avanti imperterrito, sbandierando motivi di presunta sicurezza dietro alle scelte - ha aggiunto il capogruppo Pd - La realtà è ben diversa.
L’Amministrazione comunale difende la scelta fatta. «Sono stati individuati quei due incroci dal comandante della polizia locale – ricorda il sindaco Massimo Olivetti – perché teatro troppo spesso di incidenti anche gravi. L’obiettivo era quello di renderli più sicuri per l’incolumità di tutti. Il T-red è un deterrente non uno strumento per fare cassa». In merito all’annunciata class action il sindaco, che di professione è avvocato, aggiunge. «Non ci sono gli estremi, dalle immagini visionate ho avuto conferme delle infrazioni commesse perché, ricordo, che il transito è consentito solo con il verde e non si passa quando l’arancione è già scattato. Per non prendere la multa basta rispettare il Codice della strada, quello che poi bisogna fare sempre in ogni contesto e non per paura di essere sanzionati ma per la sicurezza di tutti».
Il primo cittadino ha voluto effettuare una verifica per capire se tutto fosse regolare nei verbali inviati e ne ha avuto conferma. «Ricordo, inoltre, che dell’installazione dei due T-red è stata data ampia comunicazione – aggiunge il vicesindaco Riccardo Pizzi, anche lui avvocato –, quindi gli automobilisti erano consapevoli del fatto che sarebbero state elevate delle sanzioni per chi non avesse rispettato il Codice della strada. Come ha già detto il sindaco basta attenersi alle regole per non ricevere multe». Riguardo, infine, alla rotatoria più volte chiesta tra via Cilea e via Sanzio il sindaco precisa: «Abbiamo fatto fare delle valutazioni tecniche ma non ci sono gli spazi sufficienti a poterla realizzare. Diversamente, fosse stato possibile, l’avremmo fatta come del resto le stiamo prevedendo in altre zone».