OSIMO «Ha vinto, e lo dico per la prima volta in maniera pubblica, solo per brogli elettorali, solo per brogli elettorali, solo per brogli elettorali». E ancora: «Hanno brogliato e questi brogli devono avere una rivincita non personale, appunto di chi vi parla, ma di tutti noi, con il risultato di presidiare i seggi elettorali nella giornata del 26 di maggio e del 9 giugno». Le frasi finite nel mirino della procura risalgono al primo maggio del 2019. Di lì a poco, Osimo sarebbe stata chiamata alle urne per scegliere il sindaco. A pronunciarle era stato Dino Latini, rappresentante delle Liste Civiche e sfidante di Simone Pugnaloni, poi eletto.
L’accusa
La parola “brogli” ha fatto finire Latini a processo con l’accusa di diffamazione.
I fatti
Ma andiamo ai fatti. Le frasi riconosciute da Pugnaloni come diffamatorie erano state pronunciate in un discorso fatto al Centro sociale Cucca di Padiglione di Osimo, ripreso in diretta e poi postato sulla pagina Facebook delle Liste Civiche. Ad oggi ha più di 3mila visualizzazioni. Si trattava di un evento pubblicizzato dai volantini e con stand, musica e altre iniziative. In quel contesto, Latini era salito sul palco e si era rivolto al pubblico, facendo riferimento alla vittoria elettorale del 2014 di Pugnaloni, pur non citandolo mai espressamente, arrivata dopo ricorsi e contro-ricorsi giudiziari. Sul palco, Latini aveva pronunciato «brogli elettorali» per tre volte. Sarà il giudice ora a decidere il tenore di quelle frasi. Il processo è stato aggiornato al 21 novembre: è attesa la sentenza.