Ad iniziare le manovre cardiopolmonari, una volta resisi conto della grave situazione sono stati in tre: Manuel Scattolini, Agata Esposto e Barbara Baleani, che nel tempo libero svolgono servizio di volontariato alla Croce Verde della cittadina fidardense. Sul dipendente in arresto è stato utilizzato il defibrillatore. Alle scariche hanno fatto seguito le manovre rianimatorie con il massaggio cardiaco e le ventilazioni, che uno dei soccorritori ha eseguito con il sistema del bocca a bocca. Pochi minuti dopo è arrivata in azienda l’ambulanza della Croce Verde: il personale ha contributo a rianimare il 52enne, il cui cuore ha ripreso a battere.
Salvato dalla preparazione dei colleghi
È arrivato alla cittadella sanitaria di Torrette con una convinzione, quella di essere stato salvato dalla preparazione dei suoi colleghi. Un evento a lieto fine da Tontarelli, rilevante soprattutto per gli aspetti di cittadinanza attiva che rappresenta. L’attività di volontariato nel settore socio-sanitario, quello in cui opera la Croce Verde di Castelfidardo, contribuisce a formare i cittadini attivi. «Infatti le manovre della rianimazione cardio-polmonare - specifica la Croce Verde - risultano maggiormente efficaci se avviate entro tre minuti dall’arresto cardiaco; formare quante più persone risulta quindi fondamentale per il buon esito delle rianimazioni stesse». La stessa Croce Verde ha intrapreso una campagna di sensibilizzazione della popolazione, a partire dalle scuole oppure partecipando a manifestazioni pubbliche, diffondendo alla popolazione le conoscenze sulle manovre rianimatorie.