Croce Verde di Corridonia, donazioni dai privati. «Così garantiamo servizi migliori»

CORRIDONIA - La Croce Verde di Corridonia è una realtà che opera con finalità sociali e può portare avanti la sua attività anche grazie alle donazioni effettuate dalla comunità. Grazie alla generosità di alcune ditte storiche, il sodalizio è al servizio della cittadinanza con una ricchezza di servizi particolarmente efficienti. Chi volesse conoscere i nomi delle realtà economiche che nel corso degli anni hanno sostenuto la Croce Verde di Corridonia, può trovarli scritti sui propri mezzi. 

 
Si tratta di una realtà di volontariato molto attiva, quotidianamente vicina ad ammalati, diversamente abili e bisognosi di sostegno.

Un’associazione sempre disponibile nella quotidianità a concretizzare azioni che senza l’aiuto dei volontari sarebbero impossibili. Ed è proprio questo legame di vicinanza con la popolazione che ha mosso e continua a muovere diverse aziende del territorio, protagoniste di gesti di generosità che si concretizzano con donazioni economiche davvero significative. È il caso ad esempio della ditta Giesse Stampi di Giovanni Germondari e Claudio Sforzini, che dal 2008 con continuità ha donato - dimostrando grande fiducia nei confronti dell’associazione corridoniana - considerevoli cifre, permettendo così alla Croce Verde un rinnovo continuo del parco macchine e delle attrezzature. Un generoso legame che si è concretizzato per l’ennesima volta pochi giorni fa. 

Senza preavviso e con grande sorpresa da parte del direttivo della Croce Verde, una sostanziosa donazione è stata effettuata in forma privata dallo stesso Giovanni Germondari. Il presidente Gianluca Mitillo ha voluto manifestare la sua riconoscenza: «Voglio esprimere la più sincera gratitudine a nome mio e di tutti i volontari della Croce Verde di Corridonia - afferma - a tutte le ditte e ai privati che grazie alla loro generosità ci hanno permesso di essere ancora più vicini ai cittadini e di offrire servizi più ricchi e diversificati. Grazie ai tanti sostanziosi contributi abbiamo potuto fare la differenza».