Lorenzo Farinelli è morto, ma la solidarietà
non si ferma e i soldi continuano ad arrivare

Lorenzo è morto, ma la solidarietà non si ferma e i soldi continuano ad arrivare
Lorenzo è morto, ma la solidarietà non si ferma e i soldi continuano ad arrivare
di Simone Pierini
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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 12:01

«Cari Amici, grazie di cuore per le centinaia di messaggi che continuano ad arrivare. Vi preghiamo di rispettare il dolore della famiglia e delle persone vicine; Ci credevamo, ci credevamo in tanti, non ci sono parole». Questo messaggio appare in cima alla descrizione della pagina di GoFundMe dedicata a Lorenzo Farinelli, il medico di 34 anni morto in seguito a Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B resistente alla chemioterapia che nei primi giorni di febbraio aveva lanciato un appello per raccogliere fondi per andare a curarsi in America. Nonostante Lorenzo non ci sia più la solidarietà non si è fermata e le offerte continuano ad arrivare. La cifra ha superato i 600mila euro e non sembra volersi arrestare. Per questo motivo i famigliari e gli amici stanno cercando la soluzione migliore per destinare questa straordinaria cifra per la ricerca, per aiutare chi come il giovane medico soffre tutti i giorni e lotta per la propria vita. Oggi alle 14  nella chiesa del Santissimo Crocefisso di Ancona si celebrano i funerali.




Il suo messaggio era diventato virale nel giro di poche ore, tanto che che in due-tre giorni le donazioni a suo favore sulla piattaforma avevano raggiunto e poi superato la somma necessaria: 500 mila euro. Il suo messaggio aveva commosso il web provocando una mobilitazione con pochi precedenti che aveva mostrato il «volto buono della rete». A lanciare la raccolta erano stati i suoi familiari, la sua compagna e i suoi amici. Medico generico impegnato in strutture di riabilitazione, con la passione del teatro, nel videomessaggio Lorenzo aveva parlato con voce emozionata, il volto segnato dalla malattia che lo aveva colpito otto mesi fa, stravolgendogli la vita. 

Il suo appello era stato condiviso dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, dalla campionessa di fioretto Elisa Di Francisca, da Christian De Sica e da politici di ogni colore. Uno sforzo corale che ha certamente sostenuto Lorenzo e i suoi cari: purtroppo lui non ce l'ha fatta. È morto a casa sua, era stato dimesso dall'ospedale, aveva interrotto le terapie per prepararsi la viaggio negli Usa. Proprio il sindaco su Facebook ha scritto un messaggio commovente: «Buon viaggio Lorenzo. E grazie per quanto hai dato a noi in questi giorni, con dignità e coraggio. Hai scosso la nostra comunità e ne hai mostrato tutta la capacità di amore, quello alto, solidale e generoso. Un abbraccio alla tua compagna, a mamma e papà, e agli amici che di tanto amore hanno saputo travolgerti».

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