Una città con gli operai, in mille al corteo: «Caterpillar ritiri il piano di chiusura dello stabilimento nelle Marche»

Una città con gli operai, in mille al corteo: «Caterpillar ritiri il piano di chiusura dello stabilimento nelle Marche»
Una città con gli operai, in mille al corteo: «Caterpillar ritiri il piano di chiusura dello stabilimento nelle Marche»
di Fabrizio Romagnoli
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Venerdì 24 Dicembre 2021, 10:07

JESI - "Dignità" nei cori e nelle dichiarazioni di rappresentanti sindacali e lavoratori della Caterpillar. Lavoro nella richiesta scritta anche a grandi lettere che accompagnano il corteo. Forse "spiragli" perché la questione arrivi in qualche modo al Mise, nelle speranze espresse dall'assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi prima che la manifestazione si metta in moto da Porta Valle.

 
Il palco
Un palco, in piazza Federico II, dove uno dopo l'altro prendono la parola i segretari nazionali di Fiom Cgil e Fim Cisl Michele De Palma e Stefano Boschini, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l'ex presidente della Camera, jesina, Laura Boldrini. E poi i deputati Alessia Morani (Pd) e Nicola Fratojanni (segretario nazionale di Sinistra Italiana), il segretario Rc Maurizio Acerbo. Davanti alla piazza, il vice sindaco di Jesi Luca Butini descrive, a nome dell'amministrazione, la decisione di Caterpillar di chiudere lo stabilimento di Jesi «una coltellata, uno schiaffo, uno strappo».


La partecipazione
La manifestazione a sostegno dei circa 270 lavoratori e lavoratrici coinvolti dalla scelta della multinazionale americana e a rischio licenziamento, promossa da Comune e sindacati, ha portato in corteo da Porta Valle al cuore della città circa mille persone. La richiesta, unanime, la stessa: l'azienda ritiri il piano di chiusura e la procedura di mobilità che dal 25 febbraio farebbe scattate i licenziamenti e della vertenza, impari, con il colosso statunitense si faccia carico e si assuma la responsabilità il Ministero della Sviluppo Economico. «Se una azienda che fa utili può unilateralmente, dall'oggi al domani, chiudere e portare il lavoro altrove - è la constatazione dal palco del presidente Acquaroli in un intervento accolto inizialmente da qualche fischio allora è la fine della concezione stessa della Repubblica per come sancita nella Costituzione». E a seguire è la Boldrini a rilevare: «Se siamo sullo stesso palco, dalla stessa parte, io e Acquaroli, avete fatto il miracolo. Non siete soli a lottare, insieme dobbiamo portare la questione al Mise perché abbiamo bisogno di tempo». A margine, l'assessore Aguzzi (presente anche il collega Saltamartini e diversi consiglieri regionali), dichiara: «Ci siamo rivolti al Governo, ci potrebbero essere spiragli dal Ministero. Suggerimenti che voglio condividere coi sindacati per andare nella giusta direzione». L'impegno immediato del Mise lo chiedono dal palco Morani e Fratojanni, Acerbo sottolinea: «Il Ministero costringa Caterpillar al tavolo e mostri che non solo i miliardari possono battere i pugni sul tavolo». Prossima tappa che tutti auspicano al Mise, mentre anche durante le festività andrà avanti il presidio di lavoratrici e lavoratori della Caterpillar ai cancelli dello stabilimento di via Roncaglia, dove tanti semplici cittadini stanno quotidianamente portando la propria solidarietà e vicinanza. Nei loro confronti più volte ribadito sul palco da sindacalisti e operai il grazie, «commovente la risposta della città».
 

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