JESI - «Grazie al sindaco Bacci, al ministro Giorgetti, all’assessore Aguzzi. A Caterpillar, Imr e Confindustria. Dei lavoratori Caterpillar, quasi la metà ha preferito incassare un bonus e andarsene, mettendo a rischio accordo e sito produttivo». Ad usare i social per mettere in fila i suoi grazie e criticare quanti, dei dipendenti della ormai ex Caterpillar, hanno detto no al passaggio nel gruppo brianzolo dell’automotive Imr, è il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini.
La scorsa settimana, la firma degli accordi di conciliazione che hanno posto fine alla vertenza aperta dalla decisione della multinazionale americana di chiudere la fabbrica di Jesi.
ice il presidente provinciale di Confindustria: «Grazie a Massimo Bacci, sindaco di Jesi, che è riuscito a coinvolgere il ministero dello Sviluppo Economico nonostante non ve ne fossero i presupposti. Grazie al ministro Giorgetti ed ai funzionari del Ministero che hanno stimolato l’interesse di IMR-industrialesud sul sito produttivo. Grazie all’assessore regionale Stefano Aguzzi che ha mantenuto sempre costante l’attenzione istituzionale sul tavolo». E poi ancora, prosegue Bocchini «grazie a Caterpillar che ha messo sul tavolo ingenti risorse per contribuire alla riconversione industriale del sito. Grazie a IMR ed alla sua proprietà che ha coraggiosamente deciso di investire in Vallesina facendo rientrare lavorazioni dalla Polonia. Grazie a Confindustria Ancona che ha mediato e garantito i nuovi investitori sul rispetto delle regole d’ingaggio e nei rapporti con le Istituzioni».
Conclude Bocchini: «Vale la pena ricordare che, come hanno giustamente rilevato le organizzazioni sindacali, la IMR aveva garantito pressoché le stesse condizioni contrattuali in essere con Caterpillar a tutti i 189 lavoratori e, nonostante ciò, quasi la metà di loro ha preferito incassare un bonus ed andarsene, mettendo a rischio la tenuta dell’accordo e la continuità stessa del sito produttivo».