Manifestazione di protesta per chiusura Caterpillar, un operaio si sente male. Il 23 dicembre arriva il ministro Orlando

Manifestazione di protesta per chiusura Caterpillar, un operaio si sente male. Il 23 dicembre arriva il ministro Orlando
Manifestazione di protesta per chiusura Caterpillar, un operaio si sente male. Il 23 dicembre arriva il ministro Orlando
di Fabrizio Romagnoli
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 07:05

JESI - Si è spostata ieri ai cancelli della Cnh, dove ha ricevuto la solidarietà dei colleghi usciti in sciopero per un’ora e dove si è anche verificato il malore di un operaio Caterpillar, la mobilitazione delle maestranze dello stabilimento jesino della multinazionale americana di cui è stata comunicata dalla proprietà la chiusura entro marzo 2022. 

Le iniziative

Una protesta, quella dei lavoratori Caterpillar, che approderà lunedì in Consiglio comunale, dove interverranno i rappresentanti sindacali, e che tornerà in Regione il martedì successivo, quando è previsto un primo nuovo confronto fra parti sociali, istituzioni, azienda. Per il 23 dicembre invece lavoratori e sindacati pensano a una manifestazione che riporti la vicenda nel cuore della città, in centro. Un corteo in corso Matteotti e un momento di riflessione, forse con musica, in piazza. A cui è prevista la partecipazione del ministro del Lavoro Andrea Orlando, come annunciato dai sindacati, e della deputata Pd Alessia Morani. Ieri altre 3 ore di sciopero per turno alla Caterpillar: i dipendenti del sito di via Roncaglia si sono portati in zona Zipa per incontrare, in assemblea congiunta, i colleghi della Cnh. Qui ancora la rabbia e lo sgomento per la decisione della multinazionale. E anche momenti di apprensione per il malore che ha colto un 58enne dipendente Caterpillar, di origine straniera e da diversi anni in Italia, che si è sentito male, accusando dolore al petto. Sul posto ambulanza e automedica: l’uomo, che nei mesi scorsi ha avuto altri problemi di salute, è rimasto sempre cosciente e dopo l’allarme iniziale è stato portato in ospedale per accertamenti in codice giallo. 
Di certo possono aver influito ansia e preoccupazione per una vicenda che da venerdì ha cambiato le vite di 260 dipendenti diretti e investito anche quelle di tanti dell’indotto. «Non riusciamo più a dormire - ha detto Diego Capomagi, Rsu Caterpillar - a casa sembriamo fantasmi. Ma ci diamo forza fra noi, non ci faremo portar via la fabbrica». Oggi adesione totale allo sciopero generale nazionale indetto da Cgil e Uil: da Jesi, due i pullman in partenza per Roma. Dal Comune si fa sapere che lunedì alle 17 la vertenza sarà in Consiglio: «Siamo in stretto contatto con la Regione per condividere il percorso che possa presto portarla sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico». 
Ieri a Palazzo Madama la dichiarazione del senatore Antonio Saccone, portavoce nazionale Udc e commissario regionale del partito: «Inaccettabile la decisione di chiudere e grottesca, oltre che inqualificabile, la modalità di comunicarla.

Stiamo assistendo ad un Natale nero per quasi 300 dipendenti. Ringrazio il governatore Francesco Acquaroli e il presidente del consiglio regionale, Dino Latini, che si sono subito attivati, insieme a tutte le forze politiche, appellandosi direttamente al premier Draghi. Chiediamo al Governo e al ministro Giorgetti di convocare urgentemente i referenti statunitensi dell’azienda». Sulla crisi Caterpillar mozione in Assemblea regionale del capogruppo Pd Mangialardi per «chiedere al governo l’approvazione e la modifica in senso retroattivo del decreto anti delocalizzazioni, in modo da estenderne i benefici anche allo stabilimento jesino». 

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