FALCONARA - Arresto convalidato e misura cautelare dell’obbligo di firma. È terminata così la direttissima affrontata ieri in tribunale dal 19enne falconarese ammanettato lo scorso sabato dopo aver aggredito un agente della polizia locale, sferrandogli dei calci alle gambe e stringendogli le mani attorno al collo.
Il giovane, difeso dall’avvocato Nicoletta Pelinga, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il processo riprenderà il prossimo 19 ottobre. La difesa ha già preannunciato di voler procedere davanti al giudice Carlo Cimini con il rito abbreviato. Nel frattempo, il giovane dovrà presentarsi tre volte la settimana al comando di polizia locale, in piazza del Municipio. Svariate le accuse contestate al 19enne, formalmente incensurato ma volto noto alle forze dell’ordine: oltraggio, resistenza, violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. L’agente ferito, infatti, ha riportato cinque giorni di prognosi per le ecchimosi subite.
Stando a quanto ricostruito durante l’udienza di convalida, il 19enne si trovava in piazza Martiri delle Foibe quando, alla vista di due agenti della polizia locale arrivati per un sopralluogo, ha cominciato a insultarli e a tenere comportamenti aggressivi verso alcuni coetanei. Uno degli agenti ha tentato di calmarlo, vedendolo esagitato forse per effetto dell’alcol, ma il ragazzo per tutta risposta lo ha spintonato, lo ha preso a calci e gli ha stretto le mani attorno al collo. L’altro agente e alcuni presenti lo hanno trattenuto, ma il 19enne è riuscito a scappare. È stato ritrovato poco dopo dai carabinieri falconaresi e tratto in arresto. Prima dell’udienza di convalida, il pm Rosario Lionello aveva imposto al ragazzo i domiciliari.