Corridonia, tentata rapina: aggredisce il barista. Poi si scaglia contro un carabiniere

Corridonia, tentata rapina: aggredisce il barista. Poi si scaglia contro un carabiniere
Corridonia, tentata rapina: aggredisce il barista. Poi si scaglia contro un carabiniere
di Benedetta Lombo
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Giovedì 25 Aprile 2024, 01:25 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 08:33

CORRIDONIA Entra in un bar e minaccia il titolare di farsi consegnare i soldi: «Devi darmi 250 euro di tua figlia», poi gli sferra un pugno in faccia. All’arrivo dei carabinieri si scaglia contro di loro. È finito in manette Andriyovych Zaharov, ucraino di 22 anni che vive a Corridonia. Accusato di tentata estorsione, violenza privata, tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, ieri per lui è stata fissata la convalida dell’arresto dinanzi al giudice Giovanni Maria Manzoni. Difeso dall’avvocato Gianluca Gattari, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere, poi il giudice ha convalidato l’arresto escludendo il reato di tentata estorsione e in merito alla misura da applicare il Gip ha ritenuto idonea quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

La ricostruzione

La violenza risale a lunedì scorso quando il 22enne è entrato in un bar di Corridonia, si è avvicinato al titolare dicendogli che doveva dargli 250 euro, l’uomo ha cercato di prendere il cellulare per chiedere aiuto alle forze dell’ordine ma il giovane avrebbe iniziato a trattenerlo e strattonarlo fino a sferrargli un pugno in faccia, il commerciante era caduto a terra e in sua difesa era intervenuto il figlio. Nel frattempo erano stati chiamati i carabinieri e sul posto erano intervenute immediatamente due pattuglie, compreso il comandante della locale stazione, il luogotenente Giammario Aringoli.

Nonostante la presenza dei militari, però, il giovane avrebbe continuato a chiedere i soldi al commerciante ma è stato bloccato. In particolare un brigadiere intervenuto era stato preso per una mano e strattonato, ma il giovane si sarebbe opposto anche agli altri militari anche durante il tragitto per arrivare in caserma dove è stato generalizzato e arrestato. Il titolare del bar a causa del pugno ricevuto ha riportato una lesione al labbro e al naso, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata dove ha ricevuto le cure del caso ed è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. In ospedale è finito anche il brigadiere a cui i medici hanno riconosciuto una prognosi di sette giorni. Al momento dei fatti, informato dell’accaduto, il pubblico ministero di turno Rosanna Buccini aveva disposto che il 22enne venisse posto agli arresti domiciliari in attesa della fissazione dell’udienza di convalida davanti al Gip. Ieri l’ucraino, già noto alle forze dell’ordine (la Procura gli ha contestato anche la recidiva specifica infraquinquennale) è stato quindi portato dinanzi al giudice Giovanni Maria Manzoni che ha ritenuto non configurabile il reato di tentata estorsione, ha convalidato l’arresto e ritenendo sussistere gravi e attuali esigenze cautelari ha disposto che il giovane venisse posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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