Fabriano, il punto nascite torna
a tremare: un comitato per difenderlo

L'ospedale di Fabriano
L'ospedale di Fabriano
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Sabato 18 Marzo 2017, 09:31
FABRIANO - Non più Unità operativa complessa, ma semplice Dipartimentale di ginecologia con ambulatorio di ostetricia. È la probabile trasformazione del reparto nascita dell’Ospedale Profili di Fabriano. A lanciare l’allarme è il ginecologo Vinicio Arteconi, da pochi mesi in pensione, che documenti in mano, evidenzia il trattamento riservato alla sala parto della città della carta.

«A breve – spiega - andrà in pensione il primario di Ostetricia e Ginecologia, il dottor Pasquale Lamanna. Dalle reti cliniche, l’atto che organizza l’attività degli ospedali di Area Vasta 2, è emerso che la sua figura non verrà sostituita con un altro di pari livello in quanto il reparto si trasformerà, da Unità operativa complessa a semplice Dipartimentale di ginecologia: ciò significa la soppressione del punto nascita». Un gruppo di cittadini si rivolge al primo cittadino. «Chiediamo una presa di posizione forte da parte del sindaco Sagramola: deve spiegare come stanno veramente le cose all’ospedale Profili, perché dopo il terremoto le attività si sono fermate per diversi mesi e perché è restato in silenzio davanti a questo impoverimento di cui pagheremo le conseguenze ».

Intanto parte da Fabriano la richiesta di un comitato unico in tutta Italia in difesa degli ospedali di montagna. L’idea è di mettere in rete tutti gli ospedali che stanno perdendo la sala parto e il taglio di personale in diversi reparti, per una battaglia unitaria di civiltà ed evitare lo spopolamento dell’entroterra.
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