​Falconara, lotta alle esalazioni. Lettera delle associazioni al Ministero. La maggioranza: «Enti uniti per chiedere un incontro»

Falconara, lotta alle esalazioni. Lettera delle associazioni al Ministero
Falconara, lotta alle esalazioni. Lettera delle associazioni al Ministero
di Gianluca Fenucci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Febbraio 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 07:39

FALCONARA Il contrasto alle esalazioni si combatte in più fronti. All’interno del Castello, la commissione ambiente discute sui fenomeni odorigeni e all’esterno, i promotori della manifestazione #fermiamoildisastroambientale, svoltasi a Falconara il 27 gennaio scorso ed alla quale hanno preso parte migliaia di cittadini anche dei comuni limitrofi, chiamano a raccolta tutti per presentare la lettera inviata al Ministro dell'Ambiente, a ISPRA, Prefettura di Ancona, Regione Marche e comune. 

In Comune

Durante la commissionepresieduta da Giorgia Fiorentini si è ribadita la richiesta dell’amministrazione comunale di un incontro con il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin per studiare strategie che consentano di abbassare il livello di inquinamento ambientale sul territorio. «In sinergia con la Regione Marche – hanno detto i consiglieri di maggioranza - in considerazione del fatto che il territorio, oltre a essere tra i più antropizzati a livello regionale, è sottoposto a tantissime pressioni ambientali, dovute ad attività industriali ma anche a infrastrutture strategiche, come l’aeroporto, la superstrada, l’autostrada, lo snodo ferroviario di rilevanza regionale e gli scali merci, che producono inquinamento acustico oltre che dell’aria».

Le esalazioni

Sono state illustrate le azioni intraprese dalla sindaca Stefania Signorini e dall’amministrazione per pretendere che il fenomeno delle esalazioni, che per intensità e frequenza ha rappresentato un’anomalia nelle ultime settimane, non si ripeta. Durante la commissione si è parlato anche del procedere del tavolo epidemiologico coordinato dalla sindaca per analizzare le situazioni di malformazioni congenite nel territorio di Falconara, che non risulterebbero in eccesso. «L’amministrazione comunale – ha detto l’assessora all’ambiente Valentina Barchiesi - non si è limitata alle segnalazioni ma è stata promotrice, e continuerà a esserlo, di tavoli interistituzionali e di proposte concrete, positive e finalizzate alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori».

I controlli

Lara Polita, consigliera di opposizione, ha sottolineato come «i risultati di quanto fatto dall'amministrazione e dagli enti di controllo sono a tutt'oggi pari a zero». «Il piano di sorveglianza sanitaria ed epidemiologica – ha sottolineato la Polita - non ha prodotto nulla; ora sembra che abbiano allestito un altro tavolo di sorveglianza e ho chiesto che vengano indagate le cause delle malattie e delle morti a Falconara.

Già nel 2016 il ministero della salute non aveva dato l’assenso alla modifica dell’Aia dell’Api perché relazionò che c’era scarsa conoscenza delle sostanze immesse nell’ambiente e il Comune deve chiedere con forza quale sia la misura e la quantità degli inquinanti che escono in continuo dai camini».

All’esterno del Castello l’avv. Francesca Petruzzo, rappresentante delle associazioni L’Ondaverde e Falkatraz e l’avv. Monia Mancini che porta avanti le istanze dei cittadini istanti parti civili e il comitato Mal’Aria hanno illustrato la lettera inviata al Ministero dell’ambiente ed alle altre istituzioni. «Il Ministero è l’unico soggetto che per legge può agire in giudizio per chiedere il risarcimento del danno ambientale e chiediamo di sapere cosa pensa di fare il Ministero riguardo alle prescrizioni per evitare fenomeni di inquinamento delle acque, del suolo e del sottosuolo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA