Soria Green, il comitato non molla: ancora una riunione per essere compatti contro future edificazioni

Soria Green, il comitato non molla: ancora una riunione per essere compatti contro future edificazioni
Soria Green, il comitato non molla: ancora una riunione per essere compatti contro future edificazioni
di Letizia Francesconi
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Venerdì 15 Marzo 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:53

PESARO Parola d’ordine è restare uniti e fare massa critica, perchè l’Amministrazione ci ripensi. Al via una battaglia civica e politica che vede dalla stessa parte il comitato “Soria Green” e i residenti del quartiere. Se la calda e affollata assemblea di mercoledì sera ha messo in evidenza due posizioni diametralmente opposte fra intenti e programmi dell’Amministrazione e istanze di residenti e attività economiche di Soria-Baia Flaminia, dall’altra il confronto è servito a rafforzare l’impegno del comitato per dire no alla variante urbanistica Largo Tre Martiri, e alla modifica della viabilità.  E oggi, nuovo incontro del comitato, chiamato a decidere quale linea portare avanti nei confronti di assessore e dirigenti dei servizi Urbanistica e Viabilità. «Continueremo a restare uniti in attesa del prossimo passo - spiegano i residenti - perché il consiglio comunale quando tornerà a riunirsi, non potrà fingere di non aver sentito e ascoltato la volontà di quasi un intero quartiere e le criticità espresse da consiglieri di quartiere e cittadini. La variante urbanistica di Largo Tre Martiri, non è la Bibbia». Se oggi per i due comparti oggetto della variante e di proprietà Guerra e società Amk, non c’è ancora un progetto esecutivo presentato e approvato, la paura di residenti e membri del comitato, è che un domani a variante approvata, si precostituisca un diritto per i proprietari delle aree a edificare e a stravolgere parte della viabilità con la chiusura del tratto in ingresso fra via Lungofoglia Caboto e via Agostini.

Cipolletta, Legambiente: «Decideremo che linea tenere»

«Dall’incontro del comitato in programma oggi – spiega Rosalia Cipolletta, presidente Legambiente – decideremo come portare avanti la battaglia nei confronti dell’Amministrazione e oltre alle firme raccolte presenteremo la nostra controproposta.

L’intento è far cambiare idea ad assessore e dirigenti e presentare una richiesta unitaria che dovrà essere ascoltata prima che la delibera arrivi in consiglio comunale. Se l’Urbanistica fa un passo indietro, solo in quel caso c’è una speranza di evitare la pericolosa bretellina, che è stata paventata e che abbiamo visto disegnata nelle cartografie del Prg comunale del 2000. Ci chiediamo come mai proprio ora ci sia tutta questa fretta da parte dell’Amministrazione? E tutto tenendo conto che nell’agosto 2023 i proprietari dei comparti di largo Tre Martiri avevano presentato al servizio Suap Edilizia Privata una richiesta di variante per l’edificazione e la delibera dell’11 dicembre ha approvato il percorso. Nella stessa delibera si parla di pedonalizzazione della restante porzione del tratto terminale di via Caboto, già prevista dall’impostazione progettuale del vecchio Prg”. E ora cosa fare? Per salvare Soria dall’imbuto o quanto meno per non peggiorare ulteriormente una viabilità già precaria, l’ultima spiaggia a cui si appellano comitato e quartiere, è spostare la capacità edificatoria prevista nei comparti Guerra e società Amk altrove, fuori da Lungofoglia Caboto e vie limitrofe, bloccando in tal modo la previsione di nuove edificazioni, che non servono a nessuno».

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