Lorenzo, una vita dedicata agli altri: stroncato da un malore a 43 anni

Lorenzo, una vita dedicata agli altri: stroncato da un malore a 43 anni
Lorenzo, una vita dedicata agli altri: stroncato da un malore a 43 anni
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Venerdì 8 Novembre 2019, 06:20

BARBARA - Barbara incredula e sgomenta piange Lorenzo, al quale tutti volevano bene. Lorenzo Franceschetti è stato stroncato a 43 anni da un malore: una perdita repentina, rapida, che lascia nel dolore non solo la famiglia, il papà Delio, la mamma Rosa Nella, la sorella Laura. Dipendente della Conerobus service dal 2015, era addetto alla guida degli scuolabus e trasportava quotidianamente gli alunni di Barbara nella scuola media della vicina Ostra Vetere.

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La sua propensione naturale all’impegno di intonazione sociale, in soccorso e a sostegno dei più deboli, lo aveva portato in precedenza a lavorare anche a Villa Leandra, una struttura di Serra de’ Conti che fornisce assistenza residenziale agli anziani, attività che gli aveva permesso di coltivare sul campo la sua sincera vocazione solidaristica. Ma oltre alla professione, che svolgeva con cura e disponibilità esemplari, Lorenzo era conosciutissimo a Barbara per l’impegno extra-lavorativo a servizio della parrocchia, forte di una formazione caratterizzata da una nitida impronta religiosa, che aveva maturato studiando presso l’Istituto Teologico Marchigiano.

Era ministro straordinario dell’Eucarestia, componente del gruppo liturgico che scandiva coi canti le celebrazioni religiose: era lui ad accompagnare i canti di chiesa con la chitarra. Anche domenica scorsa, durante la celebrazione della messa domenicale, era presente ed aveva fatto le letture. La comunità parrocchiale retta da don Stefano Conigli è stata anch’essa colpita al cuore da questa scomparsa drammatica e inaspettata. Sui social e sul profilo di Lorenzo il saluto struggente degli amici: «Alla persona più buona e sincera che abbia mai conosciuto. Ti porterò sempre nel mio cuore. Ciao amico-fratello», gli scrive Carlo. E Nunzia: «Sono onorata di averti conosciuto». E Angela: «Non ci dimenticare. Ti abbraccio forte, prima o poi ci rivedremo». Accorato il saluto di Sonia: «Caro Lorenzo, hai lasciato un grande vuoto in mezzo a noi! Ci mancherai tanto, ma ti ricorderemo sempre». Anche per questo saranno in tanti a Barbara domani , alle 10, a salutarlo per l’ultima volta, certi che il suo ricordo e il suo esempio continueranno ad accompagnarli per il resto della vita.

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