BARBARA - Verrà utilizzato per realizzare la “Fattoria di Mattia” l’eventuale risarcimento per la morte del piccolo. Aveva solo 8 anni Mattia Luconi quando la piena del fiume l’ha strappato via dalla sua famiglia. Il padre, semmai riceverà dei soldi, li utilizzerà per coronare un sogno. «Era un nostro desiderio – spiega Tiziano Luconi – per stare sempre insieme, perché poi quando i ragazzi speciali crescono non è facile dar loro un futuro e lo Stato, purtroppo, non sempre aiuta. Sognavo e progettavo un bar, un’osteria, una fattoria didattica dove avrei insegnato a Mattia ad apparecchiare e fare qualcosa di semplice, tenendolo sempre con me. Lui amava la natura e gli animali».
I ristori
In questi giorni sono arrivati i fondi per i ristori degli alluvionati.
«Di sicuro inizierei a dare forma alla Fattoria di Mattia o qualcosa di simile – racconta -, magari prendo un bar e metto ragazzi speciali a darmi una mano, con un progetto d’inclusione, come avrei fatto con Matty per tenerlo sempre con me. Oppure un’osteria anni ‘80, con il legno fino a metà muro, tavoli con tovaglie a quadri rossi e bianchi e prodotti tipici, che preveda sempre un progetto di inclusione, questo è fondamentale». Tiziano l’aveva promesso a Mattia che, quando sarebbe stato più grande, avrebbe avviato una fattoria dove lavorare insieme. Un impegno che vorrebbe mantenere in sua memoria.
«Le idee con Matty erano tante – conclude -. L’ideale sarebbe la fattoria didattica con orto e frutteto qui a Barbara o magari molto vicino, nei paesi limitrofi, ma comunque qui in zona». Mattia era andato con la scuola visitarne una. Ne era rimasto affascinato. I frutti della natura, gli animali e quella spensieratezza che solo certi luoghi sanno infondere. Il suo corpicino è stato ritrovato poco distante da una fattoria didattica a Trecastelli. Un segno, in qualche modo, che sia diventato un “angelo” proprio lì, nella natura che tanto amava.
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