Senigallia, sfila anelli e preziosi all'anziana: badante infedele condannata a quattro anni

Senigallia, sfila anelli e preziosi all'anziana: badante infedele condannata a quattro anni
Senigallia, sfila anelli e preziosi all'anziana: badante infedele condannata a quattro anni
di Federica Serfilippi
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Giovedì 17 Novembre 2022, 03:45

ANCONA - I ricordi di una vita spariti in pochi attimi. Sfilati dalle mani di una nonnina di Senigallia con chissà quale trucco, mentre lei si trovava in una casa di riposo. Preziosi, forse, neanche di troppo conto ma che per la donna avevano un valore inestimabile. Per la procura, quei gioielli le sono stati rubati dalla sua badante, una romena di 44 anni. La straniera è stata condannata dal giudice Alessandra Alessandroni a scontare quattro anni di reclusione per furto aggravato.

Il valore dei preziosi non è mai stato quantificato.

Nessuno dei familiari della donna si è costituto parte civile.


I fatti


Era stato l’amministratore di sostegno dell’anziana a denunciare il furto subito dalla persona che assisteva, nel 2015. A segnalargli la sparizione non era stata la vittima, ma un’operatrice della casa di riposo dove la vecchina dimorava. Stando a quanto emerso nel corso dell’udienza, la donna aveva visto l’anziana parlottare con la badante che, apparentemente, si era recata nella struttura residenziale per portare un saluto alla signora che accudiva e farla sentire meno sola. Mentre era in atto il colloquio - questo è emerso dal dibattimento - la vittima aveva indosso alcuni anelli. Dopo l’uscita dalla casa di riposo dell’imputata, quei gioielli non erano più sulle mani dell’anziana. Oltre a quelli, sarebbero spariti altri preziosi che la nonnina non portava in quel momento ma che, probabilmente, teneva nella sua stanza. Si sarebbe trattato di un bottino di non chissà quale valore, ma di inestimabile importanza per i ricordi dell’ospite della casa di riposo.

La denuncia

Constatato il furto, l’operatrice aveva segnalato l’episodio all’amministratore di sostegno della vittima. Che, poi, aveva sporto denuncia ai carabinieri della Compagnia di Senigallia. Dopo una serie di indagini, e con la complicità dei familiari della derubata, i militari avevano stretto il cerchio attorno alla badante romena, la donna che aveva assistito l’anziana fino a poco prima del suo ingresso nella casa di riposo. Non è chiaro come l’imputata sia riuscita a sfilarle i preziosi. Fatto è che, come emerso nel corso del processo, un attimo prima la povera signora aveva gli anelli, e un attimo dopo non più. L’imputata non è mai comparsa in udienza. La difesa ha sempre respinto ogni addebito, sostenendo che non ci sarebbero testimoni oculari del furto. E che il valore reale degli oggetti rubati non è mai stato provato. Nei confronti della 44enne romena, la procura aveva chiesto tre anni di reclusione. Il giudice ha alzato di un anno la pena. 

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