Clochard dorme tra i bambini sulla fontana in piazza Roma: l’Hotel degrado è h24

Clochard dorme tra i bambini sulla fontana in piazza Roma: l’Hotel degrado è h24
Clochard dorme tra i bambini sulla fontana in piazza Roma: l’Hotel degrado è h24
di Stefano Rispoli
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Venerdì 11 Agosto 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 08:08

ANCONA - Sulle panchine di piazza Cavour, ai piedi del Passetto. Ora pure sulle sedute in marmo della scenografica fontana dei Cavalli, appena tirata a lucido dal Comune. Clochard ovunque: un’invasione. I monumenti-simbolo della città sono ostaggio degli homeless. Non solo di notte. Adesso anche alla luce del sole. Un fenomeno sempre più grave, smaccato. È il segno dei tempi, di una povertà dilagante, di una società che non ha o non vuol trovare gli strumenti per far fronte all’emergenza. E intanto, il capoluogo si sta riempendo di homeless. Chi pensa a loro? Si sa chi sono? Qualcuno vuol prendere provvedimenti?


Gli effetti negativi


Una piaga sociale, ma anche un potenziale problema di ordine pubblico, senza trascurare gli effetti negativi, in termini di immagine, per una città che sta disperatamente cercando di rilanciarsi perché negli anni il suo appeal è crollato.

Basta vedere com’è ridotto il centro, contaminato da un degrado senza fine. E non parliamo solo delle fioriere horror o delle scritte sui muri, per quanto queste contribuiscano a peggiorare la percezione dell’anconetano e del turista. 


Il degrado


Piazza Cavour si è trasformata in un dormitorio. Anche in pieno giorno. Alle spalle della statua del Conte si nasconde un mondo sommerso. Nell’edizione di ieri denunciavamo la presenza stanziale di almeno tre senzatetto che hanno trasformato le panchine in giacigli improvvisati e le siepi in toilette. Ma anche di giorno c’è chi ronfa all’ombra degli alberi che disegnano il perimetro di una delle piazze più iconiche della città. La foto scattata ieri mattina documenta la passeggiata a ostacoli di una mamma, suo figlio nel passeggino e un’amica, tra le panchine occupate da vagabondi stesi a dormire, accompagnati da zaini e buste di plastica. Tutt’attorno, un insopportabile odore di orina, a conferma di come i giardinetti che abbelliscono piazza Cavour siano ormai scambiati da qualcuno come wc a cielo aperto. L’assedio è generalizzato. Basta spostarsi in piazza Roma per toccare con mano una realtà degradata. Sono le 10,30 del mattino quando immortaliamo un ragazzo di colore disteso sulle sedute circolari della fontana dei Cavalli, un monumento che l’amministrazione comunale, dopo un restauro durato sei mesi, ha finalmente inaugurato. Il ragazzo, probabilmente uno dei tanti migranti senza fissa dimora approdati ad Ancona e costretti a vivere sulla strada, riposa all’ombra, godendosi il fresco prodotto dal ricircolo dell’acqua che sgorga dal complesso scultoreo settecentesco. Accanto a lui siedono alcune mamme insieme ai loro bambini. Spensieratezza e disperazione a braccetto.


L’accattonaggio 


L’accattonaggio è un fenomeno sempre più diffuso in centro, talmente penetrante che ormai fa parte del tessuto cittadino. Quasi non si fa più caso, passeggiando lungo corso Garibaldi, ai mendicanti inginocchiati ad ogni angolo, con le mani protese ad invocare un’offerta, talvolta con il loro cane al seguito. D’estate, poi, il problema è ancor più presente. Corso Mazzini docet: nei vicoli attorno alla mensa del povero si concentrano bivacchi multicolor, al punto che quel dedalo di stradine dal sapore antico, che pure per i turisti potrebbe rappresentare un pittoresco labirinto in cui perdersi prima di sfociare in piazza del Papa, ora è un luogo spettrale, respingente, indegno per un capoluogo di regione. 
 

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