Ancona, Monumento sfregiato dalla pulizia fai-da-te: il verbale finisce in procura

Ancona, Monumento sfregiato dalla pulizia fai-da-te: il verbale finisce in procura
Ancona, Monumento sfregiato dalla pulizia fai-da-te: il verbale finisce in procura
di Antonio Pio Guerra
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:30

ANCONA Una leggerezza che potrebbe costare molto cara ai «restauratori a modo loro». La Polizia locale ha trasmesso alla Procura di Ancona il verbale redatto dopo il blitz di lunedì pomeriggio, quando gli agenti hanno beccato in flagrante la produzione della fiction “Alex Bravo - Poliziotto a modo suo” mentre cercava di rimuovere maldestramente un grosso graffito dal Monumento ai Caduti, al Passetto. E c'è la possibilità che il Comune possa chiedere un risarcimento. I tecnici dell’ultima fatica di Marco Bocci sono intervenuti con tanto di carta vetrata e solvente per cercare di cancellare quello sgorbio che - evidentemente - dava fastidio alle riprese. 


L’imprudenza 

Una condotta quantomeno imprudente e che potrebbe aver procurato danni ad un bene vincolato.

Ieri mattina è stato rimosso il pannello in cartone che copriva lo sgorbio e la luce del giorno ha svelato le conseguenze di quel gesto inconsulto: la scritta appare sbiadita ed una grossa macchia rossastra la circonda, occupando buona parte del lato di ara già imbrattato. Spetterà ai tecnici del Comune e delle Belle Arti valutare eventuali danni più profondi, non visibili ad occhio nudo o ad un osservatore inesperto. Secondo l’assessore al Decoro Daniele Berardinelli, comunque, «l’intervento della Polizia locale è stato tempestivo e dovremmo essere riusciti ad evitare il danneggiamento». La speranza è questa, anche se tra l’inizio dell’operazione pulizia e l’arrivo degli agenti - allertati da qualche passante - sono trascorsi comunque una decina di minuti. Tempo durante il quale gli operatori hanno abraso la pietra d’Istria con fogli di carta vetrata e con una pezza imbevuta di un qualche solvente. «C’era una scritta fatta col pennarello…» ha provato a giustificarsi un membro della troupe, impassibile, quando i vigili sono arrivati correndo e gridando «fermi, fermi». La frase è troncata dallo stupore degli uomini in divisa di fronte a chi non sembrava essersi reso conto della gravità del gesto compiuto. Oltre che nei metodi, i tecnici sbagliano anche nell’interpretazione del fatto. Come spiega l’assessore Berardinelli, «quella scritta era stata fatta con la vernice spray». Su materiale poroso. Ecco spiegato il motivo per cui, a differenza di quelle sul basamento, la scritta rossa non era stata rimossa prima del 25 aprile. Per farlo sono necessari materiali diversi e procedure più impattanti, che richiedono la valutazione della Soprintendenza. Ironia della sorte, «proprio stamattina (ieri, ndr) avevo in programma un incontro con una ditta che doveva mostrarmi un prodotto per la rimozione di questo graffito» svela Berardinelli. «Ho già informato gli uffici che stanno contattando la Soprintendenza per chiedere se vogliono presenziare ad una prova d’uso» continua. Della questione si è interessata la Polizia locale. Secondo l’assessore e vicesindaco Giovanni Zinni, «se c’è stata la flagranza , l’infrazione c'è necessariamente». Flagranza doppia. C’è la testimonianza degli agenti giunti sul posto, e ci sono i video pubblicati dal Corriere Adriatico.

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