L'omicida di Collemarino
incapace di intendere e di volere

L'omicida di Collemarino incapace di intendere e di volere
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Giovedì 15 Gennaio 2015, 13:29 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 20:21
ANCONA - Luca Giustini era totalmente incapace di intendere e di volere quando il 17 agosto uccise con trenta coltellate la figlia Alessia di 18 mesi in un'abitazione di Collemarino. A queste conclusioni è arrivato il professor Renato Ariatti, incaricato dalla Procura della perizia psichiatrica sull'ex ferroviere di 34 anni attualmente agli arresti domiciliari in una struttura protetta in provincia di Reggio Emilia. Per il consulente inoltre Giustini è socialmente pericoloso. Ora il pubblico ministero Andrea Laurino formulerà l'avviso di chiusura indagini e spetterà al Gip formulare la decisione finale, ma pare scontato che si vada verso un'archiviazione dell'indagine penale per vizio totale di mente e una contestuale misura di sicurezza pericoloso socialmente, verso una richiesta di avviso di chiusura delle indagini per applicare la misura di sicurezza in un ospedale psichiatrico giudiziale.

Luca Giustini. difeso dall’avvocato Alessandro Scaloni, aveva detto di aver agito su indicazione di una ‘voce’ che sentiva dentro di sé e che gli ordinava di uccidere la figlia.
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