Ancona, chiuse due sale giochi
Troppo vicine a scuole e compro oro

Ancona, chiuse due sale giochi Troppo vicine a scuole e compro oro
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 31 Maggio 2017, 06:05
ANCONA - Non riapriranno le due sale giochi chiuse per ordinanza comunale l’11 aprile scorso per mancanza dell’autorizzazione richiesta dal testo unico di pubblica sicurezza e perché non rispettavano le distanze minime previste dalla nuova normativa regionale a tutela di luoghi sensibili, secondo cui slot machine e video lottery devono starsene ad almeno 500 metri di distanza da scuole, istituti di credito, bancomat, uffici postali e compro oro.

Il Tar Marche ha di recente respinto il ricorso presentato dal titolare delle sale giochi di corso Carlo Alberto 66 e via Mazzini 160, un commerciante cinese, contro l’ordinanza di chiusura disposta dal Comune di Ancona. Nella sentenza del tribunale amministrativo, resa nota da Agipronews, agenzia di stampa giochi e scommesse, si sottolinea che le attività di gioco devono essere sottoposte a controllo e ricevere l’autorizzazione di pubblica sicurezza e non è sufficiente inviare la segnalazione di inizio attività (Scia) al Comune e confidare nel silenzio assenso. Il titolare delle sale aveva inviato richiesta per ottenere l’autorizzazione di polizia a inizio gennaio, prima dell’approvazione della legge regionale che prevede un “distanziometro” dai luoghi sensibili per l’installazione di slot machine e video lotterie. Richiesta che però non è stata esaminata in tempo, cioè prima che la legge venisse approvata lo scorso 31 gennaio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA