Baraccola fronte del palco: una casa per la musica live

Baraccola fronte del palco: una casa per la musica live
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Domenica 20 Ottobre 2019, 06:10
ANCONA - Eppur si muove. Se da un lato la movida dorica, come denunciano gli imprenditori dell’intrattenimento notturno, viene soffocata da burocrazia e regolamenti applicati con estrema rigidità, dall’altra qualche segno di vita sembra ancora darlo. Il triangolo d’oro degli eventi, composto da Porto antico, Mole e piazza del Papa, resta il cuore dell’Ancona by night, ma si cerca anche di delocalizzare verso le periferie. Ad esempio la Baraccola, spot individuato come papabile in questo senso durante la campagna elettorale del 2018. In più, si vuole potenziare l’offerta puntando sempre di più sulla musica live. 

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L’assessore alla Cultura, Paolo Marasca, ha fatto sapere che c’è un tavolo aperto con gli operatori del settore per parlare dello sviluppo di locali - in centro e non solo - in cui ospitare concerti dal vivo, magari anche di giovani band cittadine che avrebbero così un palco privilegiato per presentare i loro progetti inediti. «Il Comune non può aprire locali né al centro né altrove – puntualizza Marasca –, ma può studiare forme di incentivi economici per sostenere la musica dal vivo, che è un tipo di proposta culturale costosa da realizzare». 

La promozione dei nuovi talenti dorici potrebbe inoltre essere declinata anche in stage più imponenti. Tra le idee messe sul piatto per la nuova edizione de La mia generazione, c’è infatti anche quella di far aprire i concerti degli headliners del festival proprio a gruppi musicali del territorio. L’esperimento riuscito dello show dei Subsonica al Porto antico durante la Notte bianca del centro, lo scorso settembre, ha fatto da banco di prova ad una formula che si intende replicare. La location, infatti, oltre all’evidente pregio di offrire una cornice che definire suggestiva sarebbe riduttivo, si presta bene ad ospitare un numero consistente di persone – 4mila secondo il regolamento dell’autorità di sistema portuale, proprietaria di casa – ed è abbastanza lontana dai centri abitati da permettere musica ad alto volume anche fino a tardi. Diverso il discorso per piazza del Papa, dove il contesto residenziale impedisce la proliferazione di eventi a suon di decibel oltre una certa ora. Alcuni sì, ma con moderazione. 


Per questa ragione, durante la campagna elettorale che ha portato alla rielezione di Valeria Mancinelli nel 2018, il sindaco e l’assessore Marasca avevano spinto molto verso la periferia, puntando sulla Baraccola, zona industriale che, dopo la chiusura del Barfly e Neon, non ha più trovato eredi all’altezza. La direttrice tracciata era sempre la stessa: allontanare dal centro la musica ad alto volume dopo mezzanotte, privilegiando Mole, Porto Antico ed, appunto, le periferie. E la Baraccola si presta bene a fare da polo decentrato della movida, anche per la facilità con cui la si raggiunge. 

Accanto alla ricerca di nuove location dedicate, si continuano intanto a promuovere progetti singoli in luoghi rigenerati della città, come le esperienze di Forte Scrima ed Hip Nic alla Palombella. Di nicchia anche il palcoscenico della Polveriera, inserita nel contesto del parco del Cardeto. Qui va in scena ogni anno il PolveRock, per gli amanti di un tipo di musica magari con qualche anno sulle spalle, ma sempre capace di richiamare pubblico. I suoi 140 posti non ne fanno però una location adatta ai grandi eventi, bensì per spettacoli ricercati. Resta invece l’incognita sugli eventi organizzati da Fargo, che non ha ancora avuto l’ok definitivo per il rinnovo della concessione, dopo l’anno perso a causa dei lavori di messa in sicurezza dell’arco nel Belvedere Neruda.
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