La volata salvezza dell'Ancona in undici tappe: i dorici hanno bisogno almeno di 10 punti per evitare il rischio playout

La volata salvezza dell'Ancona in undici tappe: i dorici hanno bisogno almeno di 10 punti per evitare il rischio playout
La volata salvezza dell'Ancona in undici tappe: i dorici hanno bisogno almeno di 10 punti per evitare il rischio playout
di Peppe Gallozzi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:28

ANCONA  La volata è iniziata. Undici tappe separano l’Ancona dall’obiettivo stagionale, ovvero la salvezza (sul tema si potrebbe anche discutere e lo si farà a tempo debito, ndr) senza ricorrere alla pericolosissima lotteria dei playout. Si parte sabato, al Del Conero, contro il Rimini. Si finisce domenica 28 aprile, sempre a Passo Varano, contro la Lucchese. Per semplificare calcoli, tabelle e appendici del regolamento, è sufficiente affermare che al Cavaliere armato (sestultimo con 30 punti all’attivo) servono almeno altri 10 punti per raggiungere la soglia 40 decisiva, negli ultimi anni, ad evitare le sabbie mobili degli spareggi.


Rimini e un marzo cruciale 

Il primo ostacolo è il Rimini degli ex Delcarro e Tofanari reduce dalla vittoria sul Pontedera, in zona playoff (ma sempre attento a non essere risucchiato indietro), e pronto per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Catania di mercoledì prossimo.

Un avversario ostico ma non con l’acqua alla gola. Poi scatterà il marzo cruciale. Sabato 2, rotta su Arezzo al cospetto di una compagine forte che, tuttavia, in casa ha lasciato parecchio terreno. Tre giorni dopo il derby infrasettimanale, nel capoluogo, contro la Fermana fanalino di coda. Una di quelle sfide da non sbagliare nella maniera più assoluta. Poi i due snodi più difficili: Perugia al Curi e Torres in casa. Formazioni d’alta classifica desiderose di cementificare il loro piazzamento playoff in vista del maxi-tabellone che mette in palio un altro slot in Serie B. Infine, prima di aprile, la Recanatese al Tubaldi e la Spal al Del Conero nel sabato di Pasqua. Match da vita o morte - sportivamente parlando - da cui potrebbe passare addirittura la permanenza diretta nella categoria se non ci saranno stati eccessivi intoppi in precedenza.

Il rush conclusivo

Aprile è un mese strano, dove la graduatoria per ampi tratti è già delineata e il gioco delle motivazioni potrebbe fare la differenza rispetto ai valori. Spagnoli e soci saranno impegnati con Pontedera e Pescara in trasferta, incroci sulla carta molto proibitivi (soprattutto il Pescara, sentito e storicamente avaro di concessioni), ma anche contro Sestri e Lucchese dinanzi al proprio pubblico. Da queste due uscite, alla portata, si dovrà raccogliere molto.

Gli appuntamenti chiave

Analizzando la situazione, appare lampante che la salvezza passi principalmente tra le mura amiche con ben quattro scontri diretti in calendario (Fermana, Sestri, Spal e Lucchese). Tenendo conto che la partita di Recanati, per una serie di motivi che vedremo a breve, potrebbe rappresentare il momento chiave della volata. 

I playout non si giocano se...

Secondo il regolamento della Lega Pro, infatti, se tra la quintultima e la penultima ci sono più di otto lunghezze di differenza a fine stagione i playout (doppio confronto 11 e 18 maggio) non si disputano. Stessa cosa vale per il distacco tra quartultima e terzultima. Ad oggi l’Ancona stacca +9 sull’Olbia penultima e +6 sulla Recanatese terzultima. Qualora, da qui alle prossime giornate, il divario dal terzultimo posto venisse aumentato di altri tre punti la formazione di Colavitto sarebbe matematicamente salva anche da quartultima (oltre che da quintultima dove già vanta, dovendolo però mantenere fino al termine della regular season, questo status). 

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