Vialli, ritrovata la maglia rubata a Cremona: «Ha un valore speciale, come l'esempio di Gianluca»

La maglia della Juventus era stata rubata da una trattoria

Vialli, ritrovata la maglia rubata a Cremona: «Ha un valore speciale, come l'esempio di Gianluca»
Vialli, ritrovata la maglia rubata a Cremona: «Ha un valore speciale, come l'esempio di Gianluca»
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Novembre 2023, 16:54

La maglia di Gianluca Vialli, la numero 9 della Juventus, indossata per tre anni dal campione cremonese scomparso, sparita giovedì scorso dalla trattoria Franca e Luciano a Livrasco di Castelverde, in provincia di Cremona, è stata ritrovata questa mattina al Parco del Vecchio Passeggio, area verde del capoluogo lombardo. Stesa a terra, tra le foglie ai piedi di un albero, è stata notata durante la sua passeggiata mattutina da Riccardo Miadoro, allenatore ed ex calciatore, tra l'altro grande tifoso della Cremonese e della Juve.

«Verso le sette», ha raccontato Miadoro, «stavo facendo un giro con il mio cane quando ho visto la maglia e sapendo quello che era successo l'ho presa e l'ho immediatamente portata a Corrado, che tra l'altro conosco».

Così, dopo l'appello di ieri, quando Corrado Venturini e il suo legale, Luca Curatti, avevano chiesto al ladro di riconsegnare la maglia «perché abbiamo elementi per rintracciarti», la '9' di Stradivialli è tornata a casa. Lieto fine sancito con un abbraccio. «Per me è come se mi avessero riconsegnato un tesoro - non nasconde tutta la sua gioia mista a commozione, Corrado Venturini -. Oltre a Miadoro, che ho abbracciato con emozione, ringrazio tutti di cuore per la solidarietà che abbiamo ricevuto».

 

Anche il legale è soddisfatto per l'esito positivo della vicenda: «il mio era stato un appello mirato», ha dichiarato, «e sono contento abbia colto nel segno. Penso che chi ha portato via la maglia si sia reso conto di aver commesso una bravata nel senso peggiore del termine e ha compiuto la scelta giusta. Sono contento perché il furto ha infastidito non solo la città di Cremona, ma l'Italia intera e mi fa molto piacere che l'appello abbia prodotto gli effetti sperati».

La maglia bianconera è tornata al suo posto, appesa fra molte altre all'ingresso della trattoria: «ma con un valore diverso, speciale, enorme quanto l'esempio che Vialli ci ha dato». Il caso, però, non è chiuso: i carabinieri continueranno ad indagare con l'obiettivo di identificare e denunciare l'autore della razzia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA