Serie C, il Fano resta in attesa. Domani il verdetto: Alcione Milano e Nardò hanno problemi i loro stadi

Serie C, il Fano resta in attesa. Domani il verdetto: Alcione Milano e Nardò hanno problemi i loro stadi
Serie C, il Fano resta in attesa. Domani il verdetto: Alcione Milano e Nardò hanno problemi i loro stadi
di Massimiliano Barbadoro
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Giovedì 6 Luglio 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 11:54
FANO È alla vigilia di un’altra tappa chiave del suo cammino verso il traguardo del ripescaggio l’Alma, che domani sulla scorta del pronunciamento del Consiglio Federale della Figc acquisirà maggiori indicazioni sul numero dei posti vacanti nella Serie C 2023/24. Questo importante organo della Federcalcio si esprimerà infatti sulle bocciature di Lecco, Reggina e Siena, escluse il 30 giugno da Covisoc e Commissione Criteri Infrastrutturali. 


Estate calda 


Per loro c’era tempo fino a ieri per presentare il primo ricorso, mentre gli eventuali altri appelli saranno al Collegio di Garanzia del Coni (20 o 21 luglio), al Tar del Lazio (2 agosto) ed al Consiglio di Stato (29 agosto). Per la data dell’ultimo grado della giustizia amministrativa i gironi di Lega Pro saranno comunque già stati ufficializzati, considerato che per il 27 agosto è fissata la giornata inaugurale di campionato. Se le estromissioni di Lecco, Siena e Reggina dovessero essere confermate, il Consiglio Federale di inizio agosto colmerebbe i vuoti in organico in C ripescando una cosiddetta squadra B, la prima dell’apposita graduatoria di D e quella delle retrocesse ai playout di C: nell’ordine Atalanta U23, Alcione Milano e San Giuliano City.

 
In attesa


L’Atalanta U23 è pronta per aggiungersi alla Juventus U23, che per regolamento sarà inserita in un altro raggruppamento, mentre l’Alcione (che in D precede Nardò e fanesi) deve risolvere alcuni problemi per la messa a norma dell’Arena Civica Gianni Brera e non è dato a sapersi se il San Giuliano City (alle sue spalle tra le retrocesse dalla C figurano Piacenza, San Donato Tavarnelle e Gelbison) è intenzionato a mettere sul piatto i 300mila euro a fondo perduto e le due fideiussioni per complessivi 650mila euro.

L’Alcione confida però di poter evitare alcuni obblighi, tipo l’installazione dei seggiolini, avendo quello storico impianto dei vincoli dei Beni Culturali. Qualora non riuscisse a spuntare l’omologazione, l’opportunità toccherebbe allora al Nardò. Anche i salentini rischiano tuttavia di non ottenere il rilascio della licenza nazionale, non essendo ancora partiti gli ingenti lavori necessari per l’adeguamento del Giovanni Paolo II. In tal senso giova ricordare che le certificazioni andranno depositate entro il 18 luglio, scadenza per la presentazione delle domande di ripescaggio. Ecco perché a Fano si nutre qualche speranza di rientrare nei giochi, tant’è che il club granata ha attivato l’amministrazione comunale facendo cominciare lunedì scorso gli interventi richiesti per il Mancini. 


La rosa


Nel frattempo i granata tendenzialmente si limiteranno a prendere accordi verbali con giocatori individuati in funzione delle due ben diverse categorie, accumulando inevitabilmente ritardo, rispetto alle rivali, nella costruzione della rosa da affidare al nuovo tecnico Scorsini. In questo periodo proseguirà inoltre la fondamentale opera di proselitismo del dg Cogliandro e del vicepresidente Pantaleoni, che anche con la promessa sponda del sindaco Seri stanno cercando di intercettare sponsor e soci per consolidare economicamente l’Alma al di là delle risorse garantite dal patron Russo. 

 

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