Sampdoria, Eto’o minaccia Ferrero
"Paga o faccio scattare la denuncia"

Il presidente Ferrero con Eto'o
Il presidente Ferrero con Eto'o
2 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Aprile 2016, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 18:12
GENOVA - Un amore breve ed intenso quello  tra la Sampdoria e Samuel Eto'o. Tanti i di colpi di scena, l'ultimo in ordine di tempo è quello legato ad una possibile controffensiva legale del giocatore, in confronti del club di Massimo Ferrero. 

Il camerunense ha deciso di spiegare tutto, della sua diatriba con i blucerchiati, tramite una conferenza stampa organizzata in un hotel milanese. La ragione dello scontro è il trattamento riservato a Fabrice Olinga, un giovane ragazzo camerunense presentato dallo stesso Eto’o a Ferrero. Queste le sue parole, rilasciate in francese, dall’ex giocatore nerazzurro:«Buongiorno a tutti. Non voglio parlare in italiano perché non è perfetto. Voglio utilizzare le frasi e le parole giuste per questa vicenda. Ho sempre cercato di essere gentile, di essere un galantuomo durante tutta la mia carriera, e penso che la galanteria non abbia prezzo. Quando c’è da dire no, bisogna dirlo. Ho sempre lottato nella mia carriera per essere contro queste situazioni. Non voglio essere molto lungo, chiedo solo al presidente Ferrero e a Romei a cui ho dato molta fiducia di fare il giusto, e di fare quello che è giusto che facciano. Spero che tutti i messaggi che ricevo dal presidente siano dimostrati con i fatti. Ho sempre creduto al presidente Ferrero e ci credo ancora, voglio che lui risolva la situazione, specialmente per la grande squadra che è la Sampdoria. E spero che queste cose non accadano mai più nel calcio».


«Ferrero? Ho sentito il presidente ancora una settimana fa. Mi ha mandato una bellissima foto di noi due assieme, e ho replicato mandando un’altra foto di noi due. Dopo ho inviato un messaggio più duro nei suoi confronti, che però rimane tra noi due. Perché ho lasciato la Samp dopo soli 6 mesi? Ero contento quando sono tornato in Italia nel gennaio 2015. Ho ritrovato un paese che mi ha portato tanti bei ricordi. Ho ritrovato un ambiente che ho sempre sognato a Bogliasco, una vita discreta dove poter fare le mie cose. Dopo tutto quello che è successo, ho avuto diverse opportunità e ho deciso di partire e andare in Turchia. Perchè questo ragazzo – descritto come fenomeno – non gioca in Belgio? Vorrei rispondere con un’altra domanda. Ho letto l’articolo che avete scritto su di me, ma non ho giocato al Real Madrid, non ho giocato all’Espanyol, ma non leva il grande giocatore che sono diventato. Sono cose che possono succedere nel mondo del calcio. A parte tutto questo, ci sono giocatori con meno qualità che giocano per decisioni tecniche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA