Troppi giorni erano passati invano per la soluzione del problema e così la trattativa si sarebbe arenata. I dubbi e le perplessità che sono stati evidenziati subito dopo l’uscita allo scoperto dello stesso Angelini, hanno trovato poi elementi concreti nelle ultime ore con la presunta dichiarazione di Renzi al suo collaboratore. Inoltre pare che Angelini sarebbe stato anche consigliato dai suoi collaboratori a lasciare il campo sia per l’ammontare della posizione debitoria del club rossoblù e sia perché i tifosi avevano fatto capire a chiare note, e in più circostanze, che non era gradito a San Benedetto e lo avevano ribadito anche con uno striscione esposto una decina di giorni fa.
Le alternative
E ora Renzi cosa farà? Già nei giorni scorsi il presidente rossoblù aveva capito che Angelini avesse più di una difficoltà a definire la trattativa e così si è cominciato a vociferare che stesse guardandosi intorno per trovare altri acquirenti.
San Benedetto
Intanto i tifosi continuano a sposare il progetto della San Benedetto calcio di Vittorio Massi. La prossima settimana dovrebbe essere perfezionato tutto l’ìiter burocratico che dovrà portare la trasformazione del titolo sportivo del Porto d’Ascoli in Us San Benedetto calcio. La Figc controllerà tutti i documenti e poi darà eventualmente il via libera all’operazione. Intanto i tifosi avrebbero presentato ai dirigenti della San Benedetto calcio alcuni loghi da mettere in evidenza per il nuovo club. Sui social, nelle ultime ore, ne è circolato uno raffigurante il faro, uno dei simboli della città. Ancora una decisione, in tal senso, non è stata presa. Ma l’attenzione anche su quest’aspetto testimonia come l’ambiente sambenedettese veda con occhi positivi la nuova società di Massi. Ma intanto, però, bisogna sempre fare i conti con la Samb di Roberto Renzi. Ora spetta al sindaco Spazzafumo capire quelle che sono le idee del patron romano.