Tre auto a fuoco, fermato il piromane. Era ai domiciliari per i vandalismi a una farmacia

Lo spegnimento di una delle auto a fuoco
Lo spegnimento di una delle auto a fuoco
di Chiara Marinelli
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Domenica 19 Settembre 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 09:17

CIVITANOVA - Tre macchine divorate dal fuoco nella notte e una quarta danneggiata in maniera più lieve. Fondamentale l’intervento di un giovane finanziere della Compagnia di Civitanova che ha notato un uomo correre in maniera goffa.  

Il presunto piromane è stato individuato dopo poche ore: si tratta dell’albanese di 40 anni già autore di una serie di minacce e vandalismi ai danni della farmacia Angelini, della macchina di un amico del farmacista, della vetrata del bar Infinity di corso Vittorio Emanuele e della vetrata del negozio di telefonia in zona Cecchetti. Era ai domiciliari, ora è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

L’incendio è avvenuto tra via Rete e piazza San Martin, dove nelle scorse settimane erano avvenuti una serie di vandalismi.

L’allarme è scattato intorno alle 4.30 quando il finanziere, all’altezza di via Largo Tebaldi, ha notato un uomo che si stava allontanando di corsa. Insospettito ha raggiunto via della Rete, a due passi da piazza XX Settembre, ed è lì che ha visto dei piccoli fuochi che provenivano da alcune auto parcheggiate in via della Rete, all’altezza del civico 1, una Hyundai i20 di un quarantaduenne originario di Civitanova, ed una Bmw serie 1 di un settantenne di Montegranaro. L’incendio ha interessato anche una Mercedes classe E di un uomo di 61 anni residente a Francavilla d’Ete e, in misura più lieve, anche una Mercedes classe B150 di un civitanovese di 64 anni.

Secondo quanto è stato ricostruito, la prima auto a bruciare è stata la Hyundai: le fiamme hanno divorato gli interni e hanno fatto esplodere i vetri e le gomme. Poi il fuoco si è propagato intorno, probabilmente anche grazie a del liquido infiammabile. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme. Indaga la polizia. Al vaglio i filmati delle telecamere installate in piazza San Martin. Sono stati sentiti anche alcuni testimoni. Nella mattinata di ieri sono continuati i rilievi di rito da parte della polizia scientifica. Dopo poche ore, grazie anche alla testimonianza del finanziere, la polizia ha raggiunto l’abitazione dell’albanese. È stato portato in carcere a Montacuto e denunciato per aver violato i domiciliari ai quali era sottoposto.
 

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