Mancini parla da patron: «Vengo a Fano per riportare i granata tra i professionisti». Si attende il Tar

Mancini parla da patron: «Vengo a Fano per riportare i granata tra i professionisti»
Mancini parla da patron: ​«Vengo a Fano per riportare i granata tra i professionisti»
di Massimiliano Barbadoro
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Martedì 1 Agosto 2023, 11:37

FANO- In giornata è atteso, salvo imprevisti, l’arrivo a Fano di Benedetto Mancini. Romano, classe 1965, diventerà il nuovo socio di maggioranza dell’Alma nel momento in cui perfezionerà dal notaio l’accordo preliminare sottoscritto con l’attuale patron Mario Alessandro Russo. La sua principale attività è quella del trading delle materie prime, prevalentemente cemento e latte in polvere, con giro d’affari da lui dichiarato in Bulgaria, Inghilterra, Spagna e Ungheria.

L'intervista

Mancini, com’è nata questa trattativa che dovrebbe chiudersi venerdì? «Il mio avvocato ha avuto un contatto col presidente Russo, che per motivi suoi aveva dato la disponibilità a cedere la società.

Dapprima abbiamo avuto dei colloqui telefonici, raggiungendo un accordo di massima che abbiamo poi ratificato incontrandoci di pesona a Roma la settimana scorsa. Abbiamo concordato un valore economico alle quote che andrò ad acquisire a seconda della categoria che effettivamente disputerà l’Alma, perché chiaramente è diverso essere in D o in C. Anche per questo motivo abbiamo un po’ temporeggiato per il closing, attendendo gli esiti dei ricorsi».

Perché il club granata e con quale progetto? «Perché Fano è una piazza con una tradizione calcistica importante, con una gestione societaria sana e con un bel settore giovanile. L’obiettivo è quella di riportarla quanto prima nel professionismo (ieri bocciato il ricorso per la graduatoria ripescaggi in Lega Pro da parte del Collegio di Garanzia del Coni, ora si attende la pronuncia del Tar, ndr), per la D è una categoria a perdere sotto ogni aspetto. Vorrei inoltre che si puntasse sempre più sui giovani, divenendo un riferimento per tutte le realtà del territorio e diffondendo la cultura dello sport anche nelle scuole. Per questa finalità sarà fondamentale potenziare l’impiantistica sportiva, un tema che aveva affrontato anche Russo con l’amministrazione comunale fanese e che riprenderò nell’incontro (ndr in agenda oggi) col sindaco Seri».

Nel frattempo però c’è anche un ritiro in procinto di partire con una rosa attualmente imbottita di under… «A detta del mister Scorsini abbiamo un ottimo pacchetto di 10-12 ragazzi di proprietà, il che non è poco considerando che gli under possono fare la differenza. Ad essi vogliamo aggiungere degli over di spessore, sia sotto il profilo umano che calcistico, gente in grado di far rendere e maturare al meglio i nostri giovani. Abbiamo già individuato alcuni di essi, qualcuno salirà subito in ritiro».

Intanto, preoccupati per gli sviluppi societari, hanno fatto dietrofront i già convocati attaccanti Emmanuel Odianose e James Tenkorang... «Il loro procuratore aveva preso degli accordi con Russo, poi ha fatto questa scelta che non sta a me giudicare. Cercheremo comunque di riparlarci, come attendiamo risposte da Urbinati e Broso ai quali abbiamo fatto delle proposte per rimanere in granata».

A quanti invece a Fano temono per i suoi precedenti nel calcio e l’hanno contestata prima ancora del suo sbarco in città cosa risponde? «Che in realtà io non ho partecipato ad alcun disastro. A Latina sono parte lesa in un processo, a Catania ho versato 357 mila euro su 500 mila per rilevare la società ma poi non mi hanno permesso di andare avanti e a Giarre ho alzato le mani dopo che già nel bel mezzo di una battaglia di sopravvivenza l’Agenzia delle Entrate mi ha tirato fuori dei debiti societari di diversi anni prima. Mi hanno pure dato 18 mesi di inibizione perché ho ricorso alla giustizia civile anziché a quella sportiva, alla quale era impossibile adire perché non c’erano più i tempi. Di questa vicenda se ne sta occupando l’avvocato Corsi, che è lo stesso che rappresenta l’Alma al Collegio di Garanzia del Coni»

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