ASCOLI Sono giorni roventi in Serie B, e non solo per le temperature finalmente estive. Il Lecco rischia di perdere la possibilità di disputare il campionato cadetto nonostante la vittoria dei playoff di C della scorsa settimana, la Reggina è ancora col fiato sorpreso per le note vicende societarie. Brescia e Perugia, in rigoroso ordine di possibile ripescaggio, attendono alla finestra e sono pronte a dare battaglia. Ieri pomeriggio si è riunita l’Assemblea di Lega Serie B: le modalità di composizione del calendario e il format playoff e playout della prossima stagione sono stati i temi al centro della discussione, oltre a una panoramica sui diritti audiovisivi Betting Streaming e Betting Data per il quinquennio 2024/25 – 2028/29.
Caos Lecco
Impossibile, però, non imbastire una discussione anche sul caos iscrizioni che sta riguardando, nelle ultime ore, soprattutto il Lecco.
Nodi e cavilli
I manzoniani fanno forza su tre aspetti: la Serie B conquistata sul campo, il poco tempo a disposizione (appena 48 ore) tra la vittoria dei playoff e il termine ultimo della scadenza dell’iscrizione e il mistero della pec inviata il martedì alla Lega B ma arrivata solo il giorno seguente. Nella missiva, il Lecco chiedeva una proroga per lo stadio, visto che era in attesa di ricevere il nulla osta da Padova per l’utilizzo dell’Euganeo. La pec è però apparsa sul terminale della Lega solo il giorno seguente, quando la domanda d’iscrizione era ormai risultata incompleta. C’è poi un quarto punto, emerso solo nelle ultime ore: la visita della commissione-stadio al Rigamonti-Ceppi. Questa si è tenuta senza la partecipazione del consulente capo della stessa commissione: per il Lecco, dunque, si sarebbe trattato di un incontro ufficioso e non ufficiale. Un cavillo burocratico su cui i lombardi vogliono fare forza, perché mancherebbe la certificazione dello status “non a norma” dell’impianto da gioco. E poiché, causa tempi ristretti, non si è riusciti a effettuare una nuova visita, ecco che potrebbe conseguentemente slittare anche l’indicazione per uno stadio alternativo. Temi su cui si è discusso durante l’Assemblea, che è servita pure per avere un quadro più delineato del numero di richieste d’iscrizione pervenute da club, come il Brescia, che dovrebbero disputare il campionato di C.
Chi trema e chi spera
Le Rondinelle, quando ancora non era esploso il “caso Lecco”, avevano già presentato la domanda di riammissione alla B (ma non era stata accolta, ndr), in una sorta di guerra fredda con la Reggina, rea di non aver sistemato debiti e pendenze. I calabresi hanno presentato la domanda secondo i termini, dopo aver avuto anche l’ok per il piano di ristrutturazione, ma le dimissioni del presidente e del cda, con relativa dura presa di posizione del presidente della Lega B Mauro Balata, non fanno dormire sonni tranquilli al club: bisognerà attendere il parere della Covisoc, previsto per il 30 giugno, per essere certi della regolarità di tutti gli adempimenti. Il Brescia, come detto, ha il fucile puntato sulla Figc e pretende il rispetto delle regole, tanto da aver già presentato ricorso al Collegio di garanzia del Coni nei confronti di Federazione, Lega B e Reggina contro la dichiarazione di irricevibilità della domanda di partecipazione al campionato di B 2023/24. Nel marasma generale, c’è pure il Perugia che osserva dalla finestra.
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