Una preoccupazione nata dopo le dichiarazioni della dirigente scolastica ai rappresentanti dei genitori del liceo, come spiega Monica Marchetti, una delle mamme che si è impegnata per la raccolta firme: «La dirigente ha spiegato che, qualora non ci sia una sede idonea, per il prossimo anno potrebbero non aprire le iscrizioni alle prime classi». Ecco allora la raccolta firme con cui le famiglie degli alunni frequentanti le classi terze delle scuole secondarie di primo grado San Vito e Patrizi di Recanati chiedono al presidente della Provincia e al sindaco di Recanati «una rapida e risolutiva soluzione alla problematica in questione dal momento che, se ciò non dovesse accadere in tempi brevi, è oggettivamente verosimile la chiusura delle iscrizioni per l’anno scolastico 2023-2024 agli indirizzi del liceo con sede a Palazzo Venieri. Ciò violerebbe in maniera permanente il diritto allo studio per i ragazzi che avranno intenzione di scegliere, tra pochi mesi, indirizzi quali liceo classico, liceo delle scienze umane e liceo economico sociale; in eguale misura ciò comporterebbe notevoli disagi alle famiglie che, fino ad oggi, hanno potuto contare su un’ottima offerta formativa e diversificata per le scuole superiori di secondo grado del territorio cittadino».
La petizione
Ma la petizione riguarda anche la situazione degli studenti già iscritti al liceo (in questo caso sono state raccolte 460 firme): «Chiediamo fortemente la sistemazione degli studenti del liceo Leopardi di Recanati in una sede consona e che non si trovi al di fuori del territorio recanatese, al fine di non smembrare la natura del liceo stesso, ente storico di formazione culturale e didattica di tante generazioni». Le famiglie entrano nel merito della sede a Squartabue (dove fino a giugno scorso erano stati sistemati gli studenti della scuola San Vito) e per la quale la Provincia ha in corso una trattativa con il proprietario.
Inoltre i genitori chiedono di mettere da parte le tensioni politiche, per il bene dei loro figli: «Chiediamo - proseguono i genitori - di non prendere in considerazione solamente l’eventuale soluzione della zona industriale Squartabue che andrebbe a creare altri problemi, soprattutto per gli studenti provenienti dalle città limitrofe».