SAN BENEDETTO «Il Giudice sportivo faccia quello che deve fare. Spero che invece questo arbitro non diriga più. Come ha fatto a calcolare ben otto minuti di recupero e poi come si fa ad espellere Sirri che gli è andato a dire, con educazione e rispetto, che Fall aveva segnato il gol del 2-2 accompagnando il pallone in rete con un braccio. Ora capisco perché i tre punti non si riescono a portare via dall’Angelini. Dalle dichiarazioni di Lauro quelli del Chieti avrebbero assediato l’arbitro nel corso dell’intervallo visto che gli spogliatoi del direttore di gara e della squadra abruzzese sono vicini». Dopo ventiquattro ore non si placa la rabbia del presidente della Samb, Vittorio Massi, sui fatti avvenuti soprattutto nel secondo tempo della sfida di domenica scorsa all’Angelini contro il Chieti.
I danni
I danni provocati dagli otto minuti di recupero, il gol del pareggio della compagine neroverde, quello del 2-2, siglato con un braccio da Fall, le espulsioni di Barberini e Sirri, gli allontanamenti dalla panchina del tecnico Maurizio Lauro, del preparatore atletico Paolo Amadio e del team manager Giuseppe Marzetti.
Oggi il verdetto
Anche il giorno dopo Massi è un fiume in piena ed oggi arriveranno le decisioni del Giudice sportivo che potrebbero dare un’ulteriore mazzata. Senza dimenticare quello che è accaduto nei corridoi degli spogliatoi al termine della partita dove i dirigenti delle due squadre si sarebbero scambiate parole grosse e si sono vissuti momenti di grande nervosismo. Il presidente del Chieti, Ettore Serra, nei pressi della sala stampa, avrebbe voluto stringere la mano al collega Massi, ma quest’ultimo si è rifiutato. «Per me la stretta di mano è molto importante e quindi non l’ho data, poiché sono stato trattato dal Chieti a pesci in faccia – dice il presidente rossoblù -.