Guida suona la carica: «La mia offerta ha convinto Russo. Sì, il Fano ha le carte in regola per salvarsi»

Guida suona la carica: «La mia offerta ha convinto Russo. Sì, il Fano ha le carte in regola per salvarsi»
Guida suona la carica: «La mia offerta ha convinto Russo. Sì, il Fano ha le carte in regola per salvarsi»
di Massimiliano Barbadoro
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Sabato 10 Febbraio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 08:06

FANO Si è affacciato ieri attorno alle 13 nella sede di via Toscanini Salvatore Guida, da giovedì sera nuovo presidente e a suo dire anche neo proprietario dell’Alma avendo acquisito le quote da Mario Alessandro Russo. Nel comunicato apparso sui social granata si parlava infatti solo di conferimento della carica presidenziale, mentre ad entrare più nel dettaglio dell’operazione è stato lo stesso imprenditore napoletano di nascita e romano d’adozione.

I primi approcci

«La scorsa estate avevo compiuto un primo tentativo, ma alla fine Russo decise di tenersi la società – racconta Guida, che a Roma è titolare di un’azienda che fa consulenza alle imprese operanti nel settore della ristorazione ed alberghiero nonché di un bar-bistrot -. Vedendo ciò che stava accadendo nelle ultime settimane sono però tornato alla carica, stavolta riuscendo a convincerlo con la mia offerta a cedermi sia l’Alma che l’Accademia Granata. Abbiamo firmato il passaggio di quote nella tarda serata di giovedì e già oggi (ndr ieri) sono venuto a Fano per cominciare a prendere in mano la situazione assieme all’avvocato Pierluigi Petritola, che mi affianca da tempo e che fungerà da direttore generale».

Gli incontri

«La prossima settimana sarò di nuovo lì, e, oltre ad illustrare il nostro progetto in una conferenza stampa, avrò modo anche di presentarmi all’amministrazione comunale. Intanto posso dire che cercheremo di mettere la squadra nelle condizioni di salvarsi, obiettivo a mio avviso alla portata». I precedenti di Guida, avvicinatosi in passato alle moribonde Arzachena e Viterbese e protagonista di una fugace quanto chiacchierata parentesi al Grosseto, e di Petritola, ascolano con discusse esperienze lampo anche al Foligno oltre che coi biancorossi maremmani, in realtà non sembrerebbero tranquillizzare né il tecnico Giovanni Cornacchini né la squadra a dispetto delle rassicurazioni ricevute nell’incontro avuto allo stadio.

Sia loro che i vari collaboratori stanno peraltro tenendo duro nonostante i ritardi nei pagamenti, fermi alla mensilità di novembre.

L’Assocalciatori, che sta seguendo l’evolversi della situazione col delegato Andrea Fiumana, ha intanto diramato una nota al riguardo: «L’Aic mercoledì ha fatto visita ai calciatori dell’Alma Juventus Fano per affrontare la situazione diventata da qualche settimana sempre più critica e incerta. I tesserati evidenziano la totale assenza di chiare informazioni da parte della società in ordine ai progetti sportivi e al prosieguo della stagione; nonostante questa paradossale situazione i calciatori stanno continuando ad allenarsi, nel rispetto della maglia, della tifoseria e della città. L’Associazione fornirà, come sempre, tutto il sostegno necessario, anche legale, affinché la situazione possa essere risolta e vengano tutelati i diritti di tutti i calciatori».

Piazza furente

Sul piede di guerra anche i tifosi fanesi che temono per il futo della società. E non credono affatto che l’offerta di Guida sia stata migliore rispetto a quella del fondo internazionale inviata via Pec dal sindaco Massimo Seri, che metteva sul piatto 200 mila euro e l’accollo dei debiti, alla quale l’imprenditore casertano neppure ha risposto formalmente.

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