L'Ancona è al bivio: il mercato incombe. Il ds Micciola dovrà intervenire su una rosa con evidenti lacune a rischio playout

L'Ancona è al bivio: il mercato incombe. Il ds Micciola dovrà intervenire su una rosa con evidenti lacune a rischio playout
L'Ancona è al bivio: il mercato incombe. Il ds Micciola dovrà intervenire su una rosa con evidenti lacune a rischio playout
di Peppe Gallozzi
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Domenica 24 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 08:54

ANCONA I playout bussano alle spalle rappresentando un rischio che l'Ancona, quest'Ancona che guarda con ambizione e lungimiranza al domani, non può permettersi di correre. La sconfitta di Lucca, brutta sia nel risultato sia nella prestazione, ha chiuso un girone d'andata tutt'altro che positivo. Prima del ritorno, che scatterà ufficialmente il 7 gennaio al Del Conero contro l'Entella, ci sarà un appuntamento importante e forse fondamentale per il futuro: il mercato di riparazione. 


Correggere gli errori

Il direttore Francesco Micciola sarà obbligato a rimediare agli errori commessi in estate - in accordo con le richieste del precedente allenatore Marco Donadel - puntellando la rosa garantendogli profondità, qualità e alternative.

E risolvendo anche la questione cessioni, non secondaria. 

Le trattative in atto

Si parte il 2 gennaio con trattative serrate fino al 31 gennaio attraverso la modalità della lista bloccata. Tradotto, i ventiquattro slot dei dorici sono già pieni e ogni entrata dovrà essere bilanciata da un'uscita. Da quanto emerge, dietro le volontà espresse da Gianluca Colavitto, Micciola sta valutando almeno sei operazioni. Il grosso in avanti, dove si parla di due innesti (un centravanti e un elemento duttile). Ritocchi anche in difesa (un centrale e due terzini, uno destro e uno sinistro) e a centrocampo (sicuramente un vice Gatto). Il resto bisognerà valutarlo in relazione all'eventualità di alcune uscite "eccellenti". Una su tutte quella di Paolucci, in scadenza contrattuale giugno 2024, che ha una serie di avances dalla Serie B e Serie C. Attenzione a Peli, misteriosamente infortunato e assente venerdì al Porta Elisa. Non è escluso che anche lui (contratto annuale), visto il minutaggio intermittente, potrebbe chiedere di essere ceduto.

I possibili partenti

I candidati alle valigie sono facilmente individuabili prendendo in esame le attitudini, l'impiego e il rendimento. Dietro, ad esempio, pronti ai saluti Barnabà, Dutu e Agyemang. Marenco, forte anche del suo biennale, potrebbe rimanere come quarto difensore. In mezzo al campo, al netto di stravolgimenti dell'ultima ora, partirà Nador, grande delusione caratteriale dopo una buona partenza. Con due piedi fuori anche Radicchio, di fatto mai impiegato, per far spazio al probabile rientro di D'Eramo Davanti bocciato Kristoffersen, si potrebbe rinunciare anche a Mattioli che in gerarchia è molto indietro. Resta il punto interrogativo sul secondo portiere. Al momento, dagli indizi, Leonardo Vitali non sarebbe oggetto di taglio come vice-Perucchini. 

Cavalli di ritorno

Nelle parole del post-gara, Micciola ha alluso a qualche cavallo di ritorno. A chi si stava riferendo? Attualmente le piste sono molteplici. Non è un mistero, ad esempio, che i nomi delle punte Rolfini (Vicenza), Faggioli (Entella) e Moretti (Brindisi) siano già da tempo tornati di attualità. Per la retroguardia, a proposito di Lucchese, ha fatto un figurone Benassai che ai biancorossi piace tanto, così come Tiritiello che però dopo tredici minuti è stato costretto a uscire. Ancora è tutto prematuro ma una cosa è certa, servono tre tipologie di calciatori: un paio in grado di alzare i valori assoluti del roster; altri che possano garantire sufficienti e affidabili ricambi; altri ancora che sappiano portare esperienza, magari quelli poco utilizzati nelle categorie superiori. Il telefono del ds ha cominciato a squillare. Gennaio sarà il mese decisivo della stagione, non ci sono dubbi. 

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