Luis Enrique a Trigoria: forza Roma,
daremo il massimo, vogliamo emozionare

Luis Enrique a Trigoria (foto Fabrizio Terruso - Fotopress)
Luis Enrique a Trigoria (foto Fabrizio Terruso - Fotopress)
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Venerdì 10 Giugno 2011, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 00:42
ROMA - Il nuovo allenatore della Roma, Luis Enrique, arrivato a Fiumicino accompagnato dai suoi quattro collaboratori, compreso De La Pena. Il tecnico asturiano, che due giorni fa ha firmato il contratto con la societ giallorossa, è giunto alle 14,30 al Leonardo Da Vinci con il volo di linea Alitalia AZ077 proveniente da Barcellona. Enrique è poi arrivato a Trigoria per incontrare il direttore sportivo giallorosso, Walter Sabatini, e conoscere il centro sportivo Fulvio Bernardini.



Al Leonardo da Vinci il nuovo allenatore è stato accolto da Antonio Tempestilli. Luis Enrique, camicia blu e jeans, sceso dall'aereo è salito su un pulmino parcheggiato sotto bordo e scortato dalla Guardia di Finanza è uscito dall'aeroporto per un varco secondario. L'accordo firmato dal tecnico prevede un contratto biennale con opzione per il terzo e un ingaggio di 1,6 milioni di euro a stagione.



Nel pomeriggio il tecnico ha incontrato Francesco Totti, che ha aspettato l'arrivo di Luis Enrique e dei suoi collaboratori per salutarli e dar loro il benvenuto a Trigoria. Dopo un veloce incontro, Totti ha lasciato il centro sportivo mentre Luis Enrique, accompagnato dal suo staff, ha cominciato la perlustrazione del centro (campi, stanze, gli uffici di Trigoria), con Tempestilli a fare da Cicerone. Presente, oltre al ds Sabatini, anche l'ex direttore sportivo Daniele Pradè, per una riunione operativa con il nuovo allenatore.



Enrique: vogliamo emozionare. «Promesse poche, mando un saluto a tutti i telespettatori e a tutti i tifosi. Siamo molto emozionati e vogliamo diventare una parte del club. La società ha dato un segnale prendendo un tecnico giovane e spagnolo. È il primo anno che lavoriamo in una società così. Siamo qui per emozionare e rendere felici i tifosi». Questo il saluto del nuovo allenatore della Roma Luis Enrique ai tifosi giallorossi dai microfoni di Roma Channel dopo la sua visita a Trigoria. «Nel calcio - ha proseguito - bisogna essere ambiziosi in ogni partita. Speriamo che questo sia motivo di orgoglio per i tifosi, daremo sempre il massimo. Spero di raggiungere molti traguardi qui a Roma. Forza Roma!».



In mattinata Walter Sabatini ha tenuto a Trigoria la sua prima conferenza-stampa, chiedendo di fumare per mantenere la concentrazione. Il nuovo direttore sportivo ha spiegato le volontà del gruppo Usa che ha preso la Roma: «I progetti nel calcio non esistono - ha detto Sabatini - esiste il lavoro di tutti i giorni. Noi vogliamo fare bene e fin da subito. Abbiamo cominciato con una scelta coraggiosa della quale mi approprio, ma è estendibile alla società ed alla proprietà americana, a Baldini. Percepisco solo ora con chiarezza la dimensione in cui sono precipitato, ma me lo aspettavo. Grazia alla società Roma che mi permette di presentarvi a voi che siete i traduttori della storia della Roma. I tifosi sono in una situazione di astinenza e questa mattina cercherò di spiegare il pensiero del gruppo DiBenedetto e di Baldini».



Luis Enrique avrà il controllo diretto su Allievi nazionali e Primavera «per facilitare l'osmosi tra settore giovanile e prima squadra - ha spiegato Sabatini - Sono stato un po' sgarbato, forse avrei dovuto parlarne prima a Bruno Conti, ma non si offenderà. Il nuovo allenatore? E' molto soddisfatto dell'attuale organico della Roma».



«Totti è intramontabile, è come la luce sui tetti di Roma e sarà al centro del progetto tecnico. De Rossi deve rimanere, Borriello è un problema, Menez e Vucinic mi piacciano moltissimo, ma dovranno dimostrare di avere la voglia di restare. Lamela? Proverò a portarlo a tutti i costi». Sono queste le pillole di Sabatini sulla rosa della Roma del futuro.



De Rossi «deve rimanere alla Roma, per lui DiBenedetto è disposto a fare un'eccezione sull'ingaggio. Lui è fortemente motivato, e troveremo l'accordo. Se non dovesse essere così, farà la sua ultima stagione, con serietà e si andrà avanti».



Sabatini si è soffermato a lungo su Totti - definito «una specie di divinità. Totti è il progetto tecnico della Roma. Intorno a lui, d'accordo col tecnico, sarà modellata la nuova squadra. Questa è la mia immagine, ora dipenderà dalla sua sensibilità decidere quando deve andare in campo e quando no. Totti è intramontabile, è come la luce sui tetti di Roma. La luce persiste, va avanti, dilaga».



Discorsi diversi, invece su Vucinic, Menez e soprattutto Borriello. «Marco è un problema. È un giocatore molto forte, ma con determinate caratteristiche. Bisogna capire quanto vorrà essere della Roma e a quali condizioni. Vucinic? È un grande calciatore - ha aggiunto Sabatini - Mi devo confrontare con lui, so che si è sentito a disagio per la sua collocazione in campo. Queste situazioni scontano il ritardo della mia operatività ufficiale da ds. Menez? Mi fa impazzire quando ondeggia, ma dovrà accettare che il tecnico potrà impiegarlo in un ruolo, o in un altro. Se accetta questa cosa resterà a Roma». Tra i possibili nuovi arrivi un nome su tutti, Erik Lamela: «Farò di tutto per portarlo a Roma». Ma anche qualcuno dei gioiellini del Barcellona B potrebbe arrivare a Trigoria. «Ne abbiamo parlato con Luis Enrique, ma è stata solo una chiacchierata».



«Non parlo del budget altrimenti vi mando in depressione - ha detto ancora Sabatini - Se, ad esempio, è di 80 milioni e per Pastore te ne chiedono 60, si è già esaurito. Il budget ce lo costruiremo giornalmente, cercando di pescare il meglio alle migliori condizioni. Ma ma posso assicurare che la proprietà mi ha autorizzato a lavorare liberamente sul mercato. Certamente prenderemo un portiere, poi vedremo chi resterà a fare il dodicesimo, o il terzo».
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