La metropoli di Roma al tempo di Papa Sisto V, l’esposizione Quattro sezioni tematiche a Montalto delle Marche

Immagini inaugurazione e allestimento mostra
Immagini inaugurazione e allestimento mostra
di Francesco Giorgi
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Martedì 19 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 13:29

La nascita di una metropoli: Roma al tempo di Sisto V. Una mostra a Montalto delle Marche, presso gli spazi espositivi di Palazzo Paradisi, inaugurata il 15 dicembre. Progetto nato da un'idea di Stefano Papetti con Tommaso Strinati, che ripercorre la complessa operazione di renovatio urbis sviluppata con lungimiranza e determinazione dal papa marchigiano in soli cinque anni di pontificato, dal 1585 al 1590, affidandosi al coordinamento del grande architetto Domenico Fontana.

Il giubileo

«Sisto V intendeva preparare Roma al giubileo del 1600, che vide l'afflusso di milioni di pellegrini, anche se egli, essendo morto nel 1590, non ebbe modo di celebrarlo personalmente», spiega Stefano Papetti.

Gli interventi riguardarono le basiliche: oltre all'erezione degli obelischi, venne completata la cupola di San Pietro, mentre a Santa Maria Maggiore il Papa realizzò la sua cappella sepolcrale. Furono aperte grandi strade come la Via Sistina e la Via Felice, che consentirono - e consentono ancora oggi - di muoversi agevolmente nel centro storico della città. Sisto V fece restaurare le colonne di Traiano e di Marco Aurelio, che versavano in condizioni critiche, ponendo sulla sommità le statue di San Pietro e di San Paolo, convertendole quindi da monumenti pagani a monumenti cristiani. Interventi che fecero di Roma la prima delle grandi metropoli europee. Tanto che, sulla stessa linea d'onda, si comportarono, circa tre secoli dopo, gli urbanisti che progettarono restauro e adeguamento moderno di capitali come Parigi e Londra.

Le testimonianze

«Ovviamente non abbiamo potuto trasferire a Montalto gli edifici monumentali. Ci siamo avvalsi di una serie di testimonianze legate alle pubblicazioni che furono date alle stampe per divulgare ciò che Sisto V aveva fatto», evidenzia Papetti. L'esposizione si divide in quattro sezioni tematiche e raccoglie circa una quarantina di opere, intersecando documentazione libraria, incisioni d'epoca, stampe, dipinti. L'immagine complessiva di questa operazione è sintetizzata da un filmato, realizzato attraverso l'uso di droni, che consente di sorvolare Roma ed entrare all'interno dei luoghi fatti costruire e decorare dal pontefice.

Manca all'appello però Villa Montalto, tra gli edifici più rappresentativi dell'età sistina a Roma, che il papa fece edificare quando era ancora cardinale e che venne demolita nel 1888 per fare posto alla Stazione Termini. "Abbiamo recuperato alcune foto d'epoca che mostrano i momenti della demolizione della villa, nei cui giardini si trovavano sculture importanti. Una era di Gian Lorenzo Bernini, di cui abbiamo un disegno preparatorio", spiega Papetti. La mostra terminerà il 31 marzo 2024. Di qui alla chiusura sono previsti una Lectio Magistralis di Vittorio Sgarbi ed alcuni incontri di approfondimento sull'età sistina curati da Tommaso Strinati. Tutti gli eventi in programma si svolgeranno a Montalto delle Marche, borgo pilota per la Regione nell'ambito della linea di azione A del Pnrr "Attrattività dei borghi" del Ministero della Cultura.

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