Per i Gormiti nuova vita nello scenario di Frasassi, Iginio Straffi ha ambientato nelle grotte le scene di una serie per ragazzi

Per i Gormiti nuova vita nello scenario di Frasassi, Iginio Straffi ha ambientato nelle grotte le scene di una serie per ragazzi
Per i Gormiti nuova vita nello scenario di Frasassi, ​Iginio Straffi ha ambientato nelle grotte le scene di una serie per ragazzi
di Lucilla Niccolini
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Novembre 2023, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 18:39

GENGA - Sarà capitato anche a voi, visitando la Grotta Grande del Vento, meraviglia di Frasassi, di immaginare creature soprannaturali aggirarsi tra stalattiti e stalagmiti lucenti. Scherzi della fantasia, in quello scenario extraterrestre, sapientemente illuminato. Iginio Straffi, che di immaginazione ne ha una montagna, ha dato corpo a quelle visioni. E vi ha ambientato alcune scene, tra le più suggestive della sua nuova serie per ragazzi.

Grazie al genio della Rainbow, “Gormiti – The new Era”, un live action con effetti Cgi (computer generated imagery), restituirà alla Generazione Z un mito di coloro che sono stati bambini all’inizio del Millennio. «Enrico, il fondatore dei Giochi Preziosi, un giorno mi ha sottoposto la sua idea, di ridare vita e nuova visibilità ai Gormiti». Chi meglio di Iginio Straffi, un marchigiano sui generis, che alla capacità imprenditoriale unisce la dote di vedere l’oro del messaggio, dove gli altri scorgono solo un affare?

La storia ripensata

«Gli ho suggerito – ricorda Straffi, in una pausa delle riprese, davanti al tempietto Valadier, a Genga – di ripensare la storia. Non solo scontri titanici, per i Gormiti, ma l’interazione con un gruppo di adolescenti, che devono mettersi in gioco, diventare amici, salvare il mondo di Gorm». Scuola di vita sul campo, prove di formazione, confronto con forze disumane, all’apparenza invincibili. «Mi interessa raccontare storie credibili, con personaggi “veri”, in cui i piccoli spettatori possano riconoscersi. Ognuno può essere un eroe: è quello che sognavo io stesso da bambino. Non mi sono mai piaciuti personaggi senza macchia e senza paura, quindi irreali».

Nel ventre della montagna

Prima di scendere nel ventre della montagna, nelle grotte, la troupe ha girato sequenze in quell’antro magico che racchiude il tempietto Valadier. Tra un costone di roccia e uno strapiombo selvoso, questo gioiello neoclassico diventa, nella serie tivù ideata da Straffi, testimone del confronto di quattro ragazzini con un mostro dalle lunghe corna e dagli occhi rossi.

Mentre il regista Mario Parruccini distribuisce ai giovani attori, e allo spilungone cornuto, le ultime indicazioni, Iginio, divertito come un bambino, ma con lo sguardo vigile, riflette: «Sono tante le location, tra collegi neogotici e lande desolate, primordiali, in cui abbiamo girato gli esterni. Non potevo non scegliere anche questo luogo, assieme alle Grotte: architettura e formazioni geologiche, ideali per il set di questa serie fantasy». Per Straffi, la nostra terra va valorizzata.

E una produzione destinata al mercato internazionale è un’ottima occasione per far conoscere nel mondo le peculiarità della nostra terra, «attorno alle quali, in Usa, avrebbero già messo su un business turistico imponente». Ringrazia il Consorzio di Frasassi e il sindaco di Genga per la collaborazione nella logistica. Questo periodo dell’anno, data la minore affluenza, è il più indicato, per permettere alla macchina organizzativa di girare le sequenze, senza creare ingorghi. «Una sinergia virtuosa – aggiunge Straffi – che potrà continuare, una volta lanciata la serie, con grandi sagome dei nostri eroi, ragazzi e Gormiti, da posizionare all’ingresso delle Grotte. Enrico Preziosi ha già in mente più di un’idea per dare una potente spinta all’immagine di Frasassi».

Due serie da 10 puntate, che andranno in onda dall’autunno 2024. «Io ne avrei fatte anche di più, una volta messa in moto la macchina». Venti personaggi principali, che interagiscono con i Gormiti realizzati in digitale, con “tecnica foto realistica”, cui si aggiungono diverse decine di comparse. «Con lo staff, di 150 addetti, tra ottobre e dicembre – sottolinea Mr. Rainbow - abbiamo riempito gli hotel e i ristoranti della zona. Un bell’indotto». Poi si volta sorridente verso la scena, quando Parruccini grida: «Azione!».

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