Corda tranciata da una scarica di sassi. Maurizio Pandolfi di Montecassiano, muore durante un'arrampicata

Corda tranciata da una scarica di sassi. Maurizio Pandolfi di Montecassiano, muore durante un'arrampicata
Corda tranciata da una scarica di sassi. Maurizio Pandolfi di Montecassiano, muore durante un'arrampicata
di Marco Antonini
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Domenica 16 Ottobre 2022, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 11:17

MONTECASSIANO  - Una scarica di sassi durante l’arrampicata è stata fatale per Maurizio Pandolfi. L’arrampicatore 37enne di Montecassiano ha perso la vita così ieri pomeriggio, durante un’escursione su una via di rocca dentro la Gola di Frasassi. Il giovane idraulico, libero professionista, si trovava insieme ad una donna che ha fatto partire l’allarme, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Il 37enne, arrampicatore esperto che stava seguendo il percorso per diventare istruttore nella scuola di alpinismo Mainini della sezione Cai di Macerata, aveva scelto una bella giornata di sole per raggiungere Frasassi e arrampicarsi con i suoi amici in una parete che conosceva bene, ma su quella montagna ha trovato la morte. 
 
Tutto è successo in pochi minuti. Pandolfi si stava arrampicando su una via di rocca dentro la Gola di Frasassi. Dietro a lui c’era un’altra arrampicatrice, anche lei del Maceratese, che ha assistito alla scena ed è scesa immediatamente a valle a chiedere aiuto. L’uomo, con tutte le attrezzature del caso, era salito in quota e stava facendo un’arrampicata in qualità di primo di cordata. Tutto sembrava funzionare per il meglio.

Improvvisamente è scesa una scarica di sassi che l’ha colpito in pieno.

Pandolfi è rimasto lassù, senza cadere nel vuoto, ma è stato investito completamente fino a quando la corda è stata tranciata dalla caduta dei massi. L’altra arrampicatrice si trovava alla base della via di rocca e i sassi che sono scivolati non l’avrebbero colpita in pieno. Sotto choc è scesa a chiamare aiuto.

Sul posto i sanitari del 118, l’eliambulanza, gli addetti del Soccorso Alpino e Speleologico regionale, i vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano e i carabinieri di Genga unitamente al Nucleo Radiomobile. Icaro 2 ha fatto un primo giro di perlustrazione tra le montagne dove era stato localizzato Pandolfi. Alla seconda rotazione gli addetti sono riusciti ad avvicinarsi al punto dove è avvenuta la tragedia e i due tecnici si sono calati per recuperare la salma del climber che ieri sera è stata trasferita alla Medicina legale dell’ospedale di Torrette di Ancona a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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