Cristina D'Avena fa ballare con i Puffi, la regina dei cartoni arriva a Porto San Giorgio: «Tagga un amico che canti con te le sigle del cuore»

Cristina D’Avena
Cristina D’Avena
di Chiara Morini
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 17:04

Cristina D’Avena nelle Marche viene spesso (poco meno di un mese fa, a dicembre, era ad Osimo) e sabato prossimo, 6 gennaio, tornerà nella regione di origine di sua madre, a Porto San Giorgio, sul viale Buozzi, a cantare e far ballare a suon di Puffi, Kiss Me Licia, Memole e tante altre sigle. 

I ricordi

La regina delle sigle dei cartoni animati (e non solo), attrice e anche conduttrice televisiva è l’idolo ormai di intere generazioni, dal momento che son più di quarant’anni dalla prima sigla cantata eregistrata. Una carriera, la sua, iniziata, se si vuole, molto tempo prima, quando era bambina e all’età di tre anni e mezzo cantò allo Zecchino d’Oro 1968 “Il valzer del moscerino”. Da allora non ha mai smesso, nel 1981 ha inciso la prima sigla di un cartone “Bambino Pinocchio” e poi, nel 1982, la prima sigla de I Puffi. Andare a un suo concerto o ascoltare un suo cd è sempre come sfogliare l’album dei ricordi: lo è per i 40enni e i 50enni che oggi, grandi, continuano a cantare le sigle che hanno fatto un’epoca e lo è anche per chi è più giovane e ricorda ovviamente le sigle di quelli più recenti. Da I Puffi a Kiss me licia, da Memole a Occhi di gatto, da Pollon a My little pony, ma anche tante altre più recenti, come Sailor Moon, Rossana o ancora l’ultimo singolo, “Ti cercherò”, dedicato al videogioco “Genshin impact”. Impossibile elencarle tutte e altrettanto impossibile dire quale o quali sono più belle, per quante ne sono, però ognuno può sentirsi libero di considerare migliore la propria sigla del cuore.

Così i fan, che la seguono ovunque ormai da decenni, vanno ai suoi concerti sperando di poterla cantare insieme a lei.

L’epoca

Non solo cartoni animati e sigle, perché D’Avena ha proprio impersonato il personaggio di Licia, nella fiction adattamento del cartone, in versione italiana, facendo poi la serie Arriva Cristina e molto altro. A Porto San Giorgio D’Avena era già stata nel dicembre 2017 e allora in prima fila c’erano i bambini di ieri, nel frattempo divenuti grandi. Tutti a cantare con lei la sigla di Mila e Shiro, cartone che ha contribuito a segnare il destino di Paola Egonu che del suo sport si innamorò proprio grazie alla serie animata giapponese. Continua ad avere successo anche tra i più piccoli: sarà perché spesso la si vede al timone di programmi per bambini, sarà perché i bimbi di oggi sono figli di quelli di ieri, sarà perché i concerti dell’artista bolognese, anche per i brani cantati, regalano a tutti i presenti momenti di leggerezza. Quarant’anni passati in un baleno che, nelle note di saluto all’album celebrativo, li ha definiti «di musica e di alleanza, costruiti e compiuti assieme. Cominciati per gioco e continuati, e ancora continuano con impegno, dedizione e riconoscenza». Verso gli autori, la sua famiglia, ma soprattutto il suo pubblico che l’ama oggi, come quaranta anni fa, quel pubblico che continua ad ascoltarla e cantare con lei le sigle. Quello di Porto San Giorgio sarà il quarto concerto dell’anno, e su Facebook ha invitato tutti a taggare «un amico/a da portare che deve cantare con te le nostre sigle del cuore». Se lei è grata al suo pubblico, anche il pubblico le è grato per i momenti di allegria che regala ogni volta.

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